Presunta molestia sessuale in Comune, i messaggi della dirigente Palermo

Il caso della preseduta molestia sessuale a Olbia.

I messaggi legati alla presunta violenza sessuale di cui sarebbe stata vittima la dirigente Gabriella Palermo da parte del sindaco Settimo Nizzi diventano pubblici. Il sindaco di Olbia aveva denunciato la dirigente del Comune per calunnia e diffamazione, dopo aver appreso che la donna ha reso pubblica la sua denuncia per violenza sessuale.

Una vicenda non destinata a concludersi, dato che anche alcuni dei documenti contenuti nel fascicolo aperto dalla Procura di Tempio sono stati resi pubblici dalla dirigente Palermo. In particolare, si tratta di alcuni messaggi di WhatsApp inviati dalla Palermo al sindaco di Olbia tra il 31 ottobre 2019 e il 13 novembre 2019.

In uno dei messaggi della dirigente si apprende che il primo cittadino di Olbia avrebbe dato una pacca al sedere della dirigente del Comune, sospesa dall’incarico dallo scorso aprile. Il motivo della pubblicazione è legato al l’accusa di aver inviato al sindaco Nizzi alcuni messaggi minacciosi.

Si legge tra i messaggi: “Te lo chiedo per il bene di entrambi: METTI A CUCCIA chi sai tu”, scrive la donna. Nel secondo WhatsApp prontamente si scusa con il sindaco. “Ero arrabbiata e certo non mi riferivo alla vicenda della mancanza dei CPI che sta interessando i nostri stabili [.. .] In particolare volevo farti “pagare” rendendolo pubblico quello sculaccione non richiesto che mi desti nel tuo ufficio in un giorno la cui data è facilmente recuperabile”, scrive la dirigente comunale.

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