La guerra in Ucraina e il rincaro delle materie prime fermano il cantiere dello svincolo di Berchidda

La situazione nei cantieri di Berchidda.

L’inaugurazione della Sassari-Olbia nel tratto di Berchidda è ancora un miraggio. A causare questi continui ritardi, prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina e il rincaro delle materie prime. Lo ha comunicato il sindaco Andrea Nieddu in risposta a un’interrogazione da parte della minoranza.

Il gruppo di opposizione ha chiesto, infatti, alla maggioranza qual è lo stato dell’arte per quanto riguarda il tratto di competenza di Anas e se ci sono comunicazioni da parte dell’azienda. I lavori per finire la strada continuano a slittare di volta in volta moltiplicando i disagi per gli abitanti del paese.

Per completare i lavori è necessaria la realizzazione dello svincolo Berchidda e la rampa di accesso al paese. Dopo un anno dalle richieste dell’opposizione però la situazione non è cambiata. Tanti i disagi su quella strada. “Dopo mesi di mezzi fermi non abbiamo fatto altro che constatare che, addirittura, questi poi sono stati anche portati via – ha detto Silvia Sanna, consigliera minoranza -. Da qui la nostra crescente preoccupazione, sulla fine dei lavori e relative tempistiche. Crediamo che i cittadini di Berchidda sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto di questi disagi. Ricordiamo infatti difficoltà per le aziende agricole sulla vecchia strada statale 199, continue deviazioni, manto usurato non adatto ai mezzi pesanti. Lo svincolo ancora è un pericolo per i cittadini, che arrivando da Olbia devono entrare in corsia e anche l’uscita per Sassari è pericolosa per la mancanza di visibilità”.

Disagi anche nelle altre strade del paese. ”Potremmo poi citare il tratto della zona industriale che è stata chiusa da un giorno all’altro per avviare i lavori con un preavviso di due giorni – ha proseguito -, con la promessa di una riapertura rapida però ancora dopo 3 anni è sterrata con un sottopassaggio che ha problemi di smaltimento dell’acqua piovana”.

Pronta la risposta del sindaco Andrea Nieddu che ha spiegato cosa sta succedendo nei cantieri del territorio. “Non essendo pervenuto l’esito della valutazione tecnica di questa perizia di variante che interessa lavori svincoli compresi accessi alle proprietà private e sistemazione viabilità comunale i lavori non si possono concludere – ha spiegato -. La motivazione di Anas e della ditta appaltatrice Italiana Costruzione è data dal fatto che a seguito della pandemia, come è noto a tutte le pubbliche amministrazioni e imprese, si è resa obbligatoria per legge la revisione dei prezzi degli appalti determinando questi rallentamenti, dovuti anche i fatti di geopolitica internazionale, con il rincaro delle materie prime e ritardo delle imprese fornitrici alcuni degli aumenti”.

La ditta che sta eseguendo i lavori, infatti, non ha ricevuto 600mila euro. Inoltre, secondo i dati di Ance, ovvero dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, i rincari delle materie prime sarebbero del 50% solo nel primo bimestre 2022 per quanto riguarda ferro e acciaio. Il costo del è rincarato del 40% primo bimestre di quest’anno, mentre il gas naturale è arrivato addirittura al 336%.

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