La Gallura al secondo posto per numero di imprese guidate da donne

I dati delle aziende rosa in Gallura.

La Gallura al secondo posto per ”aziende rosa”. Le imprese guidate da donne nel territorio di Sassari e quello gallurese sono 12.672 di cui 2.075 artigiane (16,4%). A fornire questi dati l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, presentati durante l’iniziativa regionale dedicata alle donne di Sardegna che progettano il futuro, dal titolo “Swae, Sardinian Women, Artisan Empowerment”.

Segue solo a Cagliari, con 16.114 di cui 2.465 artigiane (15,3% sul totale imprese donna), mentre a Nuoro sono 7.456 di cui 1.056 (14,2%) artigiane e ad avere la più bassa percentuale di imprenditrici è Oristano, con 3.132 imprese rosa e 350 artigiane (11,2%). In Sardegna sono 39.374 le imprese guidate da donne, registrate presso le Camere di Commercio, che operano per lo più nei settori dei servizi alla persona e della pulizia, della moda e delle attività di ristorazione: queste rappresentano il 22,9% di tutte le realtà
produttive dell’Isola e danno lavoro a più di 120mila dipendenti. Ben 4.327 aziende sono gestite da giovani donne. Su tutta la platea delle donne imprenditrici, quasi 5.946 sono imprese artigiane, il 15,1% su tutte le imprese al femminile.

Tuttavia, la crisi della pandemia ha registrato un aumento della disoccupazione femminile, dove queste ultime ancora non hanno raggiunto la stessa percentuale sull’occupazione del 2019. La stessa crisi ha gravato anche sulle stesse imprese in rosa. “Le imprenditrici hanno pagato il prezzo più alto della crisi
pandemica
, ma hanno anche saputo affrontare le difficoltà con eccezionali capacità di resilienza, problem solving, abilità multitasking – ha commentato Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – su queste doti tipicamente femminili dobbiamo continuare a far leva per essere artefici del
nostro futuro”.

A questo proposito, la presidente ha evidenziato l’attenzione che, con il Pnrr, il Governo dedica agli aspetti che possono colmare i gap riguardanti la conciliazione lavoro-famiglia e più in generale in tema di welfare che penalizzano in particolare le donne che svolgono attività indipendente. “Nel Piano di Ripresa e Resilienza, sono state stanziate risorse importanti che possono colmare i gap riguardanti la conciliazione lavoro-famiglia e più in generale in tema di welfare che penalizzano in particolare le donne che svolgono attività indipendente. Si tratta di risorse che vanno utilizzate in fretta per venire incontro a un mondo, quello delle imprese femminili, che va sostenuto anche nell’ottica di rendere duraturo e stabile lo sviluppo”.

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