Ipotesi scorie nucleari in Sardegna, il secco no della Lega Gallura

La replica della Lega Gallura all’ipotesi.

La Lega Gallura vuole ribadire l’ennesimo no al deposito di scorie in Sardegna dopo che 14 aree dell’Isola sono risultate tra quelle idonee per la creazione di un deposito nazionale delle scorie nucleari.

“Un no che non dovrebbe certamente giungere nuovo considerato che la Regione Sardegna lo ha già affermato dapprima nel 2009, poi nel 2011 con un referendum durante il quale il 97% dei sardi ha espresso la sua contrarietà, l’ha ribadito nel 2012 nell’esprimersi in sede di conferenza delle regioni, lo hanno ripetuto in Consiglio Regionale i rappresentanti sardi democraticamente eletti prima nel 2015 e poi nel 2019. Tutto questo, però, pare essere superfluo per un governo incapace da sempre di ascoltare la voce del suo popolo”, fanno sapere dal Coordinamento provinciale della Lega Salvini Gallura.

Scorie nucleari in Sardegna, anche da Sassari si leva il secco no all’ipotesi

“La volontà dei sardi, la salute di ogni cittadino dell’isola, la conservazione delle meraviglie ambientali e archeologiche di cui la natura e il tempo ci hanno dotati non saranno certo ostaggio di decisioni altrui frutto di fredde riunioni tra burocrati e funzionari romani.  Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, piuttosto che criticare le lecite avversioni dei cittadini delle aree interessate dovrebbe dar mostra di democratica presa d’atto e smettere di giocare sulla pelle altrui.  Dal canto nostro faremo valere questa nostra posizione, al fianco dei nostri rappresentanti regionali e non solo, con ogni mezzo lecito e pacifico. La nostra isola non sarà mai la discarica nucleare d’Italia” concludono.

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