Nei guai un operaio marocchino a Olbia.
Prima i filmati pedopornografici, poi quelli jihadisti. Questo è quello che è stato rinvenuto nella memoria dello smartphone di un quarantenne a Olbia, concretizzatasi in due inchieste.
L’uomo, operaio di origine marocchina, secondo quanto riporta l’Unione Sarda, è finito prima nei guai a causa di alcuni video pedofili, rinvenuti durante una perquisizione della Polizia del suo appartamento in via Imperia.
Nel suo smartphone, il perito informatico incaricato di fare la copia forense della memoria elettronica ha scoperto una serie di video delle esecuzioni di prigionieri di gruppi islamisti radicali.
Le inchieste sono due, una seguita dalla Procura di Cagliari e l’altro dalla Direzione distrettuale antiterrorismo di Cagliari. Il primo procedimento, è seguito dal pm Gianmarco Vargiu a Tempio, mentre il secondo della Dda, invece, segue il suo iter autonomo. Ora le indagini dovranno risalire alla provenienza dei video delle esecuzioni e se l’operaio appartiene a organizzazioni terroristiche.