Lotta agli incendi, come funziona quando scoppia un’emergenza, tutte le forze in campo nel nostro territorio

ANSA/FABIO MURRU

Chi interviene per gli incendi in Sardegna.

La lotta agli incendi in Sardegna è sempre stata uno dei problemi fondamentali della stagione estiva, di pari passo con quello della siccità.

In estate l’organizzazione della regione per far fronte alle situazioni critiche prevede una sala operativa regionale – sala operativa unificata permanente o soup – e dei centri operativi provinciali, con la gestione degli incendi demandata al corpo forestale. La sala operativa, coordinata dalla direzione generale della protezione civile vede la partecipazione di due rappresentanti del corpo forestale, uno di vigili del fuoco, uno della protezione civile, un rappresentante dei corpi barracellari e dei comuni. كيفية لعبة البوكر Le operazioni antincendio sono divise, in particolare i vigli del fuoco si occupano prevalentemente degli interventi di interfaccia, ovvero in zone prossime ai centri abitati – mentre il corpo forestale e le compagnie barracellari delle zone boschive e di campagna, mentre le associazioni di protezione civile possono essere impiegate in entrambe le situazioni. Gli interventi multiforze possono essere decisi nelle situazioni più critiche.

Per l’intervento di canadair ed elicotteri, deve intervenire la soup, che può coinvolgere, oltre che protezione civile, vigili del fuoco, comuni, compagnie barracellari, anche le forze militari coi rispettivi mezzi antincendio, attraverso il centro operativo unificato o coau, del dipartimento di protezione civile dello stato, per coinvolgere la flotta dello stato. Pochi istanti, in cui i soup e centri operativi devono dare al corpo interessato la direttiva di intervento, passando attraverso delle fasi definite dallo stato: verifica della segnalazione, esito della verifica, spegnimento. Una volta che giunge la segnalazione di incendio ai centri operativi provinciali, in pochi istanti il corpo interessato viene investito dell’incarico di intervento, e deve intervenire tempestivamente attivando la propria sala operativa e le forze sul territorio. كيف تربح المال من الانترنت Dopo lo spegnimento, la soup procederà alle rimanenti fasi: bonifica, controllo e chiusura dell’intervento.

Nell’ipotesi in cui l’evoluzione dell’evento possa comportare un pericolo per la pubblica incolumità, in caso di incendio boschivo le prefetture della Sardegna garantiscono il coordinamento delle componenti statali, con particolare riferimento alle forze di polizia nell’ambito delle attività di prevenzione, repressione e lotta agli incendi per fronteggiare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità. Le prefetture e la S.O.U.P. garantiscono il reciproco scambio informativo riguardante l’evoluzione dell’evento, in collegamento con gli enti e le strutture di competenza.

Dal 6 luglio la regione ha rinnovato la convenzione con il corpo nazionale dei vigili del fuoco, che prevede una copertura di 60 giorni, fino al 6 settembre, per il costo di 1,4milioni di euro. L’accordo prevede l’utilizzo di un elicottero del corpo sull’intero territorio regionale con base ad Alghero – che si affianca agli undici della flotta regionale, al Super Puma, agli elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica militare, rispettivamente negli aeroporti di Elmas e di Decimomannu, e ai tre Canadair all’aeroporto di Olbia. Prevista anche una squadra di rinforzo, a Olbia, una a Sassari centrale, un’altra a Valledoria, tre a Cagliari e dintorni e l’aggiunta nel nuorese di un presidio a San Teodoro.

Rinforzate, inoltre, alcune basi stagionali nelle aree maggiormente antropizzate, dove il concentrarsi dei flussi turistici può rappresentare un potenziale pericolo in caso di emergenza: Pula, Villasimius, Arbus, Valledoria, San Teodoro, Orosei e Terralba

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