Deposito di metano a Olbia, cosa prevede davvero il progetto e le motivazioni di chi si oppone

deposito gln

Il progetto del deposito di Gnl a Olbia.

Il deposito di Gnl desta preoccupazione a Olbia e la minoranza del Consiglio comunale aveva chiesto una seduta per far luce sul progetto per la realizzazione dell’impianto nel porto industriale, presentando una mozione con alcuni punti critici, con l’obiettivo di aprire un dibattito in merito a Enerclima 2050

Successivamente, si erano aggiunte le perplessità dei molluschicoltori di Olbia, che vedono minacciate le loro attività economiche sul golfo. Per chiarire questi dubbi, al Consiglio comunale era presente l’ingegnere che ha redatto il progetto, che ha elencato tutti i buoni intenti dell’impianto e il futuro del territorio di Olbia e della Gallura dopo il passaggio all’energia alternativa. “L’infrastruttura permetterà il commercio di due combustibili  – dice Antonio Nicotra – gas ed energia che sono indicati dalla commissione europea come combustibili del futuro. Ci sono delle normative che suggeriscono ai paesi membri di passare a nuovi combustibili che non sono tossici. In particolare, la regolamentazione della direttiva e che tutti i porti siano dotati entro il 2030 di questa infrastruttura”. 

“Non vogliamo realizzare qualcosa che danneggia l’ambiente – dichiara il sindaco Settimo Nizzi -, ma che lo favorisce usando materiali non inquinanti cercando di avere continuità energetica e maggior possibilità di avere costi inferiori. Mai e poi mai voteremo qualcosa che possa danneggiare la nostra città. Non l’abbiamo mai fatto e mai lo faremo”.

Cosa si sa sul progetto Enerclima.

Sorgerà vicino alla rotatoria del Cipnes il grande deposito di gas naturale di Olbia per iniziativa di un privato. L’impianto sarà fornito da metaniere che arriveranno nel porto industriale per portare il gas liquido che sarà trasformato in energia “green”. Le navi, che saranno più piccole dei traghetti passeggeri, entreranno nel porto. La prima fase prevede 2 mezzi al mese con un carico di 30,000 metri cubi di Gnl, la seconda fase 2 impianti di biogas per ogni comune della Gallura. Questo permetterà di rendere il territorio indipendente dal punto di vista energetico, avere energia “pulita” e a basso costo da parte di tutte le realtà produttive.

Il progetto Enerclima potrebbe risolvere anche la puzza della discarica di Spiritu Santu. L’obiettivo è ridurre le emissioni, per assicurare alla città una fonte di energia pulita, autonoma e zero effetto serra. Il progetto è in fase di ottenere le autorizzazioni dalla Via (Valutazione impatto ambientale) del Ministero di Transizione ecologica. I propositi sarebbero quelli di utilizzare fonti di energia al metano per migliorare anche la qualità del mare per il turismo e il settore della molliscocoltura.

Perché ci si oppone al progetto.

Sono tanti quelli che avevano chiesto di prendere parte all’ultimo Consiglio comunale, critici verso la realizzazione dell’impianto a Olbia. Si tratta anche di consiglieri regionali e politici, associazioni di categoria. Le preoccupazioni riguardo al deposito di gnl sono in primis le dimensioni e la posizione della struttura, ovvero composta da una cisterna circolare alta più di 30 metri (definita un secondo Palazzaccio) vicino a importanti attività economiche. Un’altra criticità riguarda la dimensione delle navi metaniere e il loro passaggio in una zona turistica e piena di stabilimenti di cozze come quella del golfo di Olbia. Un’ulteriore paura è la minaccia che l’impianto alla morfologia del mare, ambiente ospitale ai molluschi del golfo. Queste le motivazioni di chi si oppone alla nuova infrastruttura di energia alternativa.

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