Molestie sessuali su una minore in Gallura.
Apprezzamenti prima innocenti, per fare in modo che la sua giovane vittima arrivasse a conquistare la sua simpatia. Avrebbe fatto così, la sua insegnante di canto di 53 anni, per plagiare una tredicenne e indurla ad andare a casa sua.
Là si sarebbero consumati i presunti abusi, ora finiti nel processo contro la donna che insegna in una parrocchia, assieme a dei messaggi dal contenuto esplicitamente sessuale.
La donna di Olbia dovrà rispondere rispondere di violenza sessuale aggravata e adescamento di minore. Le accuse mosse nei confronti dell’imputata sono pesantissime. A rivolgersi alle forze dell’ordine, i genitori della ragazzina, i quali hanno presentato alcuni messaggi su WhatsApp. L’avvocato della donna ha assicurato che non c’è stato nessun abuso sessuale.