Olbia, presunte minacce ai balneari: fascicolo della Procura di Tempio

Le dichiarazioni di Federbalneari Sardegna

Il Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, ha aperto nei giorni scorsi un’inchiesta a seguito della denuncia presentata da Federbalneari Sardegna, per  le presunte minacce subite dal segretario Claudio Maurelli e da alcuni associati in merito alla vicenda dell’estensione delle concessioni balneari nel comune di Olbia.

La vicenda ha origine nel 2019 quando Federbalneari Sardegna si attiva, sin da subito, affinché l’Amministrazione comunale olbiese recepisca la Legge 145/18 ed estenda le concessioni balneari al 2033 ma si scontra con la ferma volontà del Sindaco Nizzi di non procedere in tal senso.

“Mentre tutti i Comuni di tutta Italia decidono lentamente di aderire alla Legge 145/2018 sull’estensione delle concessioni balneari al 2033 – nata, tra l’altro, anche per tutelare  sia gli investimenti  delle tantissime famiglie che lavorano nel comparto balneare nazionale e sia le coste nazionali da eventuali speculazioni – ce ne è uno che da subito si oppone alla Legge Nazionale in vigore: Olbia. Il sindaco in carica, Settimo Nizzi,  dichiara infatti, sin da subito, che in Sardegna tutte le concessioni andranno al bando secondo quanto previsto dalla direttiva europea Bolkestein e che le leggi nazionali non valgono nulla” dichiara Claudio Maurelli, segretario Federbalneari Sardegna.

“Abbiamo fatto presente in più di una occasione che solo con l’estensione delle concessioni, le imprese balneari potranno fare una reale programmazione a lungo termine, investire nel miglioramento delle spiagge e dei servizi offerti e lavorare ad un vero e proprio progetto per la salvaguardia del paesaggio, con un conseguente beneficio per tutta l’economia turistica del territorio che mai come in questo momento ha bisogno di certezze e di investimenti per il futuro – spiega Maurelli.  

La situazione di stallo va avanti fino ai primi giorni di maggio 2020 quando, a seguito di un consiglio comunale dove viene bocciata una mozione per l’estensione delle concessioni.

“Iniziano a comparire articoli e post sui social sempre più duri ed espliciti nei confronti dei concessionari di Federbalnari Sardegna e del suo segretario Claudio Maurelli. Dopo alcune telefonate di balneari impauriti e pressioni nei nostri confronti abbiamo deciso di portare l’intera vicenda sul tavolo della Procura per capire se ci fossero gli estremi per aprire un’indagine, e così è stato. Il nostro obiettivo è quello di tutelare più di 300 famiglie di lavoratori del settore che, soprattutto in un momento difficile come quello attuale, hanno bisogno di lavorare con serenità e di avere certezze rispetto al loro futuro. Abbiamo piena fiducia nella Magistratura e siamo certi che farà presto luce su questi brutti episodi che, se confermati, costituirebbero davvero una pagina triste per il settore turistico balneare non solo della Sardegna ma di tutta Italia” conclude Federbalneari Sardegna .

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