A Olbia il vertice sul coronavirus e sulle procedure di sicurezza nei porti

L’incontro al Museo Archeologico.

Si è tenuto questa mattina presso la sala convegni del Museo Archeologico di Olbia, un incontro per esaminare la situazione nell’ambito dei Porti del Nord Sardegna in relazione allo stato di emergenza sanitaria dichiarato dal Consiglio dei Ministri a seguito della diffusione del virus 2019-ncov, il nuovo coronavirus.

Alla riunione, presieduta dal direttore dell’Ufficio territoriale di sanità marittima e aerea, dottor Antonio Collovà e dal direttore marittimo del Nord Sardegna, Maurizio Trogu, hanno partecipato rappresentanti dei Comuni costieri, le forze dell’ordine, il direttore sanitario dell’Azienda regionale emergenza urgenza Sardegna, dottor Acciaro, il dirigente della Protezione civile di Sassari, Zola, rappresentanti della Croce Rossa Italiana,  i servizi tecnico nautici del porto di Olbia, il cluster marittimo e tutti gli Uffici marittimi di giurisdizione da Alghero a Cala Gonone.

Nel corso del convegno, il dottor Collovà ha esaminato le procedure di carattere sanitario che devono essere attuate all’ingresso delle navi nel porto, alla luce di quanto previsto dalla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria e dalle recenti disposizioni emanate al riguardo dal Ministero della Salute per far si che gli operatori che ogni giorno si trovano ad interfacciarsi con la realtà portuale avessero ben chiara la situazione e le procedure da adottare in caso di ingresso in porto di nave con caso sospetto a bordo.

Il direttore marittimo del Nord Sardegna ha manifestato l’esigenza di avviare ogni iniziativa volta ad assicurare, in tutti gli ambiti portuali, una corretta informazione sul virus, sulle modalità e potenzialità di diffusione, nonché sulle procedure da adottare per le navi in ingresso onde attestarne l’integrità sanitaria e consentire lo sbarco di equipaggi e passeggeri garantendo la pubblica incolumità.

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La situazione del porto sarà costantemente seguita e monitorata, così come sarà garantito un continuo scambio informativo tra tutti gli enti interessati onde consentire una tempestiva e congiunta trattazione di ogni eventuale anomalia sanitaria.

All’incontro faranno seguito ulteriori riunioni tra l’Autorità marittima, la Sanità ed il servizio 118 al fine di condividere le procedure ritenute più idonee all’eventuale sbarco di casi sospetti individuati a bordo. Le medesime procedure saranno estese anche al diporto nautico con il coinvolgimento delle direzioni delle varie marine private.

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