Politici e manager al ristorante in zona arancione: il caso finisce in Regione

L’interrogazione della consigliera Desirè Manca.

Duro attacco della consigliera regionale del m5s Desirè Manca, che, appreso dell’indagine condotta dalle Fiamme Gialle in merito al raduno avvenuto a Sardara, ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio per chiedere al presidente Solinas se sia a conoscenza della ragione del pranzo, i nomi dei partecipanti, e se non ritenga utile manifestare una netta presa di distanza stigmatizzando e ove possibile sanzionando le violazioni.

Esponenti di spicco della Regione, esponenti di alcuni enti regionali, dirigenti di aziende sanitarie, di società pubbliche partecipate, sindaci e politici. Così, circa quaranta persone, avrebbero serenamente banchettato sedute ai tavoli di un ristorante annesso all’Hotel Terme di Sardara. Quaranta rappresentanti delle istituzioni, coloro i quali avrebbero dovuto dare l’esempio di massimo rigore nel rispetto delle misure anti-covid, stando alle notizie riportate oggi dai giornali, si sarebbero riunite per banchettare tutte assieme in uno spazio chiuso creando un pericoloso assembramento interrotto dagli uomini della Guardia di Finanza di Sanluri. Questa è l’ennesima dimostrazione dell’esistenza di una casta in salsa tutta sarda, incapace di adottare i comportamenti richiesti a tutti i comuni cittadini. Una casta che non rispetta le regole, alla faccia di tutti i sardi che stanno subendo, soprattutto economicamente, gli effetti delle restrizioni necessarie al contenimento della pandemia”.  

“Nelle aree comprese in zona arancione – precisa la consigliera – è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie ) e nelle loro adiacenze. In tutto il territorio dello Stato, inoltre, restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto”.

“Chiedo quindi al Presidente della Regione di prendere le distanze da questi comportamenti vergognosi e di attivarsi affinché i partecipanti al banchetto vengano individuati e sanzionati”.

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