“Ci tenevano con la testa sott’acqua”. Il racconto shock delle ragazze dello stupro di Baja Sardinia

Il racconto delle ragazze nella trasmissione “Non è l’Arena”

La ricostruzione del presunto stupro avvenuto a Baja Sardinia l’estate del 2019, sulla spiaggia di Cala Battistoni, a pochi metri da una nota discoteca del posto al centro della puntata di ieri sera di “Non è l’Arena”, il seguito programma televisivo di La7 condotto da Massimo Giletti.

La mattina del 10 luglio di due estati fa alla porta dei carabinieri di Budoni si presentano due giovanissime ragazze che lavoravano come animatrici in un villaggio turistico. Al carabiniere che le riceve dicono di dover sporgere una denuncia perché sono state stuprate. Manca ancora qualche giorno all’introduzione del “codice rosso” ma la procedura d’urgenza scatta ugualmente: davanti al comandante della stazione dei carabinieri della cittadina turistica bassogallurese le due ragazze ricostruiscono, con fatica, la notte tra l’8 ed il 9.

E lo hanno ripetuto, tenendosi per mano per l’intera durata della trasmissione, anche ieri sera, nella puntata registrata a Roma qualche giorno fa ed andata in onda ieri sera. A tratti con emozione, in altri con apparente lucidità, sempre comunque con fatica le due ragazze, alternadosi nel racconto, sono tornate a quella serata, a quei quattro giovani calciatori, originari della Campania ed in vacanza anch’essi a Budoni e quella sera, casualmente anch’essi nella nota discoteca in costa. Dall’invito a recarsi in spiaggia, a tutto quello che è accaduto dopo.

“E’ durato tutto un’oretta – ha detto una delle ragazze a Giletti – e dei ragazzi che si sono avvicinati con il pattino non ci siamo accorte, anche perché ci tenevano con la testa sotto l’acqua e quando riuscivo a riemergere il mio pensiero era solo respirare”. Gli stessi quattro ragazzi che hanno filmato la scena ed hanno poi consegnato il video ai carabinieri ed alla Procura di Tempio.

“Avevamo bevuto qualche cocktail – ha aggiunto l’altra ragazza – e quando ci hanno proposto di andare in spiaggia non ci abbiamo visto nulla di male, non abbiamo sospettato nulla. Dopo, eravamo scioccate, e nel viaggio di ritorno abbiamo vomitato cinque volte”. Il loro avvocato si è opposto alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero tempiese, ed ora toccherà al Gip, il prossimo 14 settembre, decidere se si andrà a giudizio oppure se sul fascicolo il timbro “archiviato” sarà definitivo.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura