Quanta paura quell’esame di maturità. Da sindaci, sportivi e politici regionali il ricordo di quel giorno

L’esame di maturità nel ricordo dei politici della Gallura.

C’è chi ricorda ancora il nodo in gola provato quel giorno, nel salire i gradini che portavano in classe. E chi nella scelta del tema sembra essere stato un predestinato. Chi ha dei rimpianti e chi sottolinea quante cose siano cambiate rispetto al passato. Gli esami nella vita, si sa, non finiscono mai. Ma ce ne sono alcuni che rimangono indelebili nella nostra memoria. E tra questi sicuramente c’è l’esame di maturità.

“Si, lo ricordo bene l’esame – esordice Giampiero Palitta, assessore ai Lavori pubblici di Olbia, che si è diplomato al liceo scientifico Mossa -. Non avevo tanto paura del compito di matematica, quanto del tema. Credo di aver scelto quello più semplice. Poi oggi ho visto che è cambiato davvero tutto a scuola, tra tesine e cose varie”.

Si ricorda bene l’esame di maturità anche Fabio Albieri, sindaco di Calangianus. “Molta emozione e grandissima tensione – va indietro con la memoria Albieri -. Mi sono diplomato al liceo classico di Tempio e quelli delle superiori sono stati gli anni della scuola più belli. Mi ricordo le notti a ripassare e rivedere i libri prima dell’esame. Per la prova d’italiano scelsi la traccia storica. La difficoltà arrivò con la versione di latino. Ci capitò un autore minore difficilissimo”.

Difficoltà nella seconda prova riscontrate anche dalla classe che frequentava il comandante della polizia municipale di Olbia Giovanni Mannoni, al liceo scientifico di Tempio. “Eravamo riusciti a risolvere due problemi su tre. Il terzo era impossibile. Nemmeno il nostro professore di matematica, che era molto bravo, ci riuscì – sorride Mannoni -. Il resto andò liscio, ma l’esame l’ho sognato per molto tempo, compresa la laurea”.

Quasi un destino predestinato per il consigliere regionale dei 5 Stelle Roberto Li Gioi, diplomato al liceo scientifico di Olbia. “Ricordo che scelsi il tema sulla libertà e nella redazione sottolineai l’importanza del diritto di voto come massima espressione della libertà stessa. Era il 1980, ma sento ancora adesso l’emozione di quando scrissi quel concetto”, confida.

Puntò sulla traccia in cui si parlava dei successi delle scienze come opportunità per creare nuove condizioni di salute e di benessere il consigliere regionale del Pd Giuseppe Meloni, uscito dall’istituto tecnico commerciale di Olbia. “Trovai quella traccia molto interessante – dice – e la sensazione mia e di molti colleghi dell’epoca era che con quel tema avremmo convissuto per sempre, visti i progressi della scienza. Non ci sbagliammo”.

“Scelsi il tema sull’articolo 1 della Costituzione – ricorda il sindaco di Buddusò e consigliere regionale dei Riformatori Giovanni Antonio Satta -. Provengo da una famiglia in cui l’impegno civico e il rispetto per il lavoro è sempre stato importante”. Com’è cambiata la scuola oggi? “C’è sempre meno rispetto da parte degli alunni verso gli insegnanti. In questo secondo me hanno contribuito anche le riforme della scuola, che hanno dato meno peso all’insegnamento dell’educazione civica”.

Concitazione, ma non solo per l’esame, infine, per il presidente dell’Olbia Calcio Alessandro Marino. “Il primo ricordo che mi viene in mente si lega a quello di un evento sportivo molto sentito a Pescara. Feci un grande sforzo di studio nei giorni precedenti agli scritti, perché alla vigilia era in programma la mia partecipazione ad un torneo di calcio a cui mai avrei potuto rinunciare – racconta -. Insomma, la vera tensione era per le partite che avrei dovuto giocare. Il torneo lo vincemmo e la grande soddisfazione che ne derivò mi diede certamente la carica per affrontare con serenità un esame di maturità che andò per il meglio”.

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