L’analisi dei sindacati della Gallura.
La didattica a distanza non è una risposta chiara per continuare a fare scuola e i sindacati della Gallura e Sardegna stanno organizzando un tavolo tecnico che coinvolgerà i dirigenti scolastici per parlare delle problematiche della scuola nella fase 2. Lo rendono noto i referenti dei sindacati della scuola, che hanno presenziato ad un’assemblea sindacale unitaria proprio sull’argomento.
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Il problema è che ancora oggi manca un protocollo da parte del ministero dell’Istruzione su come far ripartire la scuola durante la fase due. Anche le scuole galluresi sono penalizzate, a causa soprattutto delle disparità a livello sociale e digitale tra gli studenti. “In molte zone della Gallura manca la connessione – ha detto Francesca Sardo, Flcgil Gallura che insegna anche in una scuola elementare di Santa Teresa – e molte famiglie hanno un solo telefonino o non hanno un computer”.
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Le scuole in Gallura sono in difficoltà tra precariato, spazi che mancano e carenza di insegnanti e personale ATA . “Anche i trasporti vanno ripensati per andare incontro al pendolarismo che si andrà a creare con le lezioni a doppio turno”, aggiunge Federico Fadda, Uil scuola Sassari e Gallura.
E secondo un’ottica di genere, le lezioni a distanza, secondo i sindacati locali, rischiano di aumentare il carico di lavoro sulle spalle delle donne, andando a indebolire ancora di più la situazione occupazionale delle donne in Gallura, dove attualmente il 36% delle donne non svolge alcuna occupazione retribuita.