A Olbia la tassa dei rifiuti è più cara

differenziata Budoni

La Tari a Olbia.

La Tari, ovvero la tassa dei rifiuti, si paga cara a Olbia. Per le attività produttive, ovvero bar, pizzerie, ristoranti e trattorie, la tariffa è la più alta in Sardegna.

A Golfo Aranci si paga, infatti, 12,17 euro, a Cagliari 9,26, mentre a Olbia il costo sale a 27 euro. Per quanto riguarda i bar, mentre a Golfo Aranci 11,58 euro a Olbia la tariffa è di 22,28 euro. A sollevare la questione il consigliere di minoranza Rino Piccinnu. “Non mi pare che Olbia offra un servizio migliore rispetto ad altri comuni – dichiara -. E’ chiaro che questo abbia ripercussioni sulle attività economiche. Se prendiamo un ristorante che a Olbia paga il triplo di Golfo Aranci è chiaro che, a parità di condizioni, l’operatore di Golfo Aranci guadagna di più. Se facciamo una politica di confronto come possiamo essere appetibili con questa disparità di trattamento. Ci chiediamo perché poi a Cagliari il costo dei ristoranti sono più bassi e ad Olbia gli stessi prezzi non è possibile farli perché hanno un’incidenza solo sulla Tari del triplo della tariffa”.

Le utenze domestiche costano 45% in più rispetto al resto dei comuni nell’Isola e un terzo degli olbiesi non riesce a pagare la tassa. La maggioranza ha risposto puntualmente, spiegando le motivazioni dell’aumento delle tariffe. ”Tutti vogliamo pagare meno tasse, sopratutto sulla Tari, ma io per prima voglio una città più pulita – ha detto la consigliera di maggioranza Monica Fois – e visto che pago le pretendo. Questo ci ha portato a fare dei piccoli aumenti. Verificando la città di Cagliari, che è il primo anno, che fa un servizio di raccolta puntuale porta a porta, ancora non si ha uno storico dei costi reali. Sassari ha un servizio ibrido con porta a porta e la presenza di cassonetti in città. Questo ci porta a verificare anche le tariffe e le possibilità di aumento per chi produce più rifiuti. Le tariffe sono aumentate, in modo minimo, perché sono stati tagliati 400mila metri quadri di superfici per la raccolta della Tari, poiché dal territorio comunali sono stati stralciati i porticcioli turistici, ovvero le parti servite dall’autorità portuale e della zona industriale. Ci siamo ritrovati a dover cercare di adeguare le tariffe per le superfici che producono maggiori rifiuti”.

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