Aragosta liberata al ristorante di Golfo Aranci, l’esperto: “Bel gesto, ma rischioso”

aragosta Golfo AranciCredit: @tomy_spitzterrier_ (ig)

Il gesto della liberazione dell’aragosta a Golfo Aranci che ha commosso il web.

Fa ancora discutere il gesto di una turista svizzera, che ha acquistato a 200 euro un’aragosta al ristorante ”Gente di Mare” per poi liberarla nel porto di Golfo Aranci. La notizia è diventata virale in poche ore, con il web diviso sul gesto della donna.

L’aragosta è scampata al suo destino, quello di essere uccisa mangiata dai clienti del locale ed è un gesto che ha commosso tante persone, soprattutto gli animalisti, che da tempo combattono contro le ingiustizie subite dagli animali. Ma se l’aragosta pescata e liberata sopravviverà in mare dopo la liberazione è necessario chiederlo agli esperti, poiché la questione non è semplice.

“Dal punto di vista etico è un gesto nobile e la donna ha fatto bene a liberare l’aragosta – ha detto Benedetto Cristo, biologo marino -, ma bisogna vedere in che condizioni si trovava per poter sapere se sarà in grado di sopravvivere. Sicuramente era provata dalla mancanza di ossigeno dentro l’acquario, anche se fortunatamente si tratta di animali forti. Su questo c’è uno studio condotto dall’Università di Cagliari, dal professore Cau, il più grande su questi animali. Le aragoste venivano prelevate e poi rimesse in libertà. Il progetto è eccezionale perché è stato provato che sopravvivevano. Tuttavia, lo stato di salute degli animali era monitorato, anche se si tratta di una ricerca interessante e ottimista per l’aragosta salvata”.

“Un’altra questione riguarda il luogo in cui è stata liberata l’aragosta – prosegue Cristo -. Gli animali prelevati da un habitat vanno liberati nello stesso punto. Liberarlo in un altro luogo e in particolare in quel posto (il porto di Golfo Aranci ndr) potrebbe essere dunque rischioso per la salute dell’aragosta liberata”.

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