Traghetti da La Maddalena, la deroga non basta: altri passeggeri lasciati a terra

Super green pass sul traghetto a La Maddalena.

A La Maddalena si anima la rivolta contro la decisione dell’obbligo del super green pass per prendere il traghetto e contro la deroga a tempo determinato, che consente gli spostamenti senza il possesso della certificazione verde rafforzata.

Numerosi passeggeri residenti a La Maddalena sono stati respinti perché non in possesso del certificato verde rafforzato. Si tratta anche di persone vaccinate, che secondo il loro racconto, non sono riuscite a salire sul traghetto Delcomar perché lo scanner non è riuscito a leggere il codice QR. Nell’isola, già dopo la decisione di obbligare al green pass base, sono nate una serie di mobilitazioni da parte dei cittadini.

Lunedì scorso 200 maddalenini si sono riuniti davanti ai traghetti per una protesta pacifica e numerosi striscioni. “Siamo un comitato spontaneo, ma siamo di più quelli che hanno percepito questa problematica – spiega il poeravoce del movimento Libera Circolazione, Roberto Chirico -, non abbiamo connotazione no vax, nel nostro comitato ci sono persone di ogni tipo, anche chi ha fatto due o tre dosi di vaccino e stigmatizziamo questa situazione di sospensione dei nostri diritti. Non si può assimilare quella che è la continuità territoriale alle motonavi. Noi vogliamo muoverci nel nostro territori, ci sono persone che nemmeno per motivi di salute sono riuscite a lasciare La Maddalena e questo è grave perché non abbiamo più un ospedale. Fino al 5 dicembre la compagnia Delcomar non ha avuto nulla da eccepire sul fatto che noi viaggiassimo nelle auto. Stranamente ora per motivi di sicurezza non si può nemmeno stare in macchina durante la traversata. Ora ci stiamo organizzando per dare seguito ad azioni anche sul campo legale”.

Una deroga c’è stata. Il ministero della Salute ha accolto la richiesta, ma sarà in vigore fino al 10 febbraio. “Non è una vittoria – dichiara il sindaco di La Maddalena Fabio Lai -, ma significa posticipare il problema. Inoltre, è una deroga parziale perché riguarda solo gli studenti e chi deve viaggiare per motivi di salute, ma non per chi deve lavorare. Con il sindaco di Carloforte ci stiamo mobilitando, continueremo la nostra battaglia e vogliamo essere ricevuti a Roma”.

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