Il sabato mattina a Olbia ai tempi del coronavirus tra la spesa e aperitivi all’aperto

Come cambiano le abitudini.

Sono giorni strani questi, in tutta Italia. La paura del coronavirus, da una parte, il crescente senso di responsabilità, dall’altra, stanno modificando le abitudini degli italiani e i cittadini di Olbia non sono da meno.

Girando questa mattina in auto per le principali vie della città, come se si partecipasse ad uno zoo safari sociologico, si potevano notare molte cose. In primis il modo in cui le persone si incontrano e si salutano. O almeno ci provano. Perché l’istinto di dare i classici due baci viene frenato praticamente da tutti, senza bisogno di scuse o spiegazioni. In netta deflazione anche le strette di mano, reggono ancora, invece, le pacche sulle spalle.

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Tante le persone impegnate in un jogging solitario, ma anche tante le persone al parco Fausto Noce. All’ora dell’aperitivo i bar si suddividevano, fondamentalmente, in due categorie. Quelli con i tavolini all’aperto, praticamente tutti occupati, e quelli senza. Semi vuoti anche i pochi dehors rimasti. Complice, in tutti i casi, la bella giornata, ma non solo.

Gli olbiesi non hanno rinunciato alla spesa del sabato mattina. Anche qui una dicotomia. Pieni o quasi i parcheggi delle aree commerciali con ingresso su strada. Vuoti o quasi quelli dei centri commerciali. La vita va avanti, insomma. Ognuno prende le decisioni di comportamento che ritiene più giuste. Pochi, sicuramente, coloro che sono rimasti indifferenti a questa emergenza.

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