Complanari Olbia-Sassari, dopo un anno ancora tutto fermo

La protesta degli abitanti.

Ad un anno di distanza dalla famosa firma dell’organismo ministeriale, che dava il via libera allo stanziamento da parte della Regione Sardegna della somma di 10 milioni di euro per il rifacimento del ponte sul fiume Enas e l’asfalto delle complanari, il Comitato Complanari Olbia-Sassari, porta alla conoscenza della pubblica opinione la situazione di stallo in cui si trovano tali opere, in quanto non si vede nemmeno l’ombra i un operaio o di una pala meccanica a lavoro.

“Gli abitanti e gli utenti delle zone di Sa Corroncedda, Lattalai  e Trambuccone – dichiara il comitato – continuano a sopportare  enormi disagi, percorrendo diversi chilometri di strade polverose e piene di buche  d’estate e altrettante  buche e fango nei mesi piovosi e lottando con le piene del fiume Enas che sommergono il guado fatto di tubi di cemento. La farraginosa macchina burocratica ha impiegato sei mesi per far arrivare in Regione il verbale della famosa firma.

Dobbiamo dire che, celermente la Regione ha assicurato la copertura finanziaria, in data 8 gennaio 2018 e così la palla è passata all’ANAS che a distanza di altri sei mesi non è ancora riuscita a far partire la gara di appalto.

Con la velocità di un bradipo, l’Anas, ha elaborato i progetti, che andavano validati a Roma, secondo la tempistica di almeno due mesi, maggio e giugno, mentre ora ci viene comunicato verbalmente che è necessario il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente per la bitumazione delle complanari e che sarà necessario anche il mese di Luglio. Dai primi di Agosto, teoricamente, dovrebbero partire le procedure per le gare d’appalto.

Siamo stanchi – conclude il Comitato Complanari – di questi tempi lunghi e delle promesse non mantenute. In questo anno ha dato vita a manifestazioni di protesta ed ha sollecitato l’attenzione dei cittadini e degli amministratori sul  il problema della viabilità, attraverso i vari organi di stampa. Se l’ultima promessa  non  verrà mantenuta   e non si avviano celermente la gare di appalto, il Comitato Complanari dissotterrerà l’ascia di guerra e ritornerà a protestare pubblicamente con blocchi del traffico e con altre forme di civile protesta ancora da definire”.

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