Le indagini sulla donna caduta dal quinto piano dell’hotel a Olbia.
Urla nella notte. Forse di un litigio. Qualcuno ha detto anche di aver sentito dei rumori sordi provenire dalla camera. E poi di nuovo urla, alle prime luci dell’alba. E quell’esclamazione, rotta dal pianto, che qualcuno dice di aver sentito: “Perchè l’hai fatto?”. I carabinieri di Olbia, guidati dal colonnello Alberto Cicognani, sono al lavoro per ricostruire gli ultimi attimi della vita di Magdalena Monika Jozwiak, la polacca di 39 anni, volata ieri dal quinto piano dell’hotel Panorama di Olbia.
Sono soprattutto le testimonianze dei clienti dell’albergo e delle case vicine ad interessare il procuratore di Tempio Andrea Garau. Testimonianze di cui si cercherà la quadratura con i riscontri dei Ris e dall’esame autoptico sul corpo della donna, atteso per le prossime ore.
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Alcuni clienti avrebbero riferito ai carabinieri di aver sentito delle urla nella notte. Magdalena si trovava nell’albergo con il suo compagno Marco Messina, 44 anni di Olbia. Una relazione travagliata la loro, da quanto riferiscono i conoscenti. Forse sfociata la scorsa notte in un litigio.
La donna è volata giù da una finestra del quinto piano. Del compagno raccontano il pianto e quella frase disperata rivolta alla fidanzata, morta sull’asfalto. Ma non è stato Messina a dare l’allarme. A chiamare i soccorsi, un cliente dell’albergo. Messina è stato trovato in via Garibaldi accanto al corpo della ragazza.