L’arresto nel 2017 per scambio di favori elettorali.
Nel 2017, un’indagine condotta dalla Procura di Tempio aveva provocato la caduta dell’amministrazione comunale di Palau. L’ex sindaco Francesco Pala e la sua vice, Maria Teresa Pes, erano stati arrestati con l’accusa di scambio di favori in cambio di sostegno elettorale.
In seguito agli arresti, il sindaco e la sua vice erano stati costretti a rassegnare le dimissioni. Nei giorni scorsi, nel corso del processo, il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione dei due amministratori e della persona coinvolta nelle presunte promesse di aiuto.
Secondo l’accusa, non vi sono prove sufficienti per sostenere le accuse. Sin dall’inizio, gli avvocati difensori hanno sostenuto che le condotte contestate a Pala, Pes e Angelo Barbato, la persona che avrebbe dovuto beneficiare dei presunti favori, erano del tutto infondate.
Dalle prove emerse durante l’indagine, risulta che l’ex sindaco, intercettato nelle conversazioni, aveva chiesto a Barbato di occuparsi della campagna elettorale sui social media, ma ha ricevuto un rifiuto in quanto Barbato stava percependo l’indennità di disoccupazione. Questo è stato il punto di partenza delle indagini, seguite dagli arresti e dalle dimissioni degli indagati, e successivamente dalla nomina di un commissario per amministrare il Comune di Palau. La prossima udienza del processo è prevista per il 6 luglio.