I lavori alla Rena Bianca di Santa Teresa finiscono in tribunale

Finiscono in tribunale i lavori a Santa Teresa Gallura.

La Procura di Tempio Pausania ha citato direttamente in giudizio M.S.D., programmando un’udienza di comparizione pre-dibattimentale per il 7 maggio. L’accusa riguarda la “parziale compromissione degli ambiti dunari” avvenuta di fronte all’Hotel Moresco con mezzi meccanici a maggio 2022 e la realizzazione di una piscina senza autorizzazione paesaggistica.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), che aveva segnalato tempestivamente i lavori in corso, è stata designata come “parte offesa” e presenterà un’istanza di costituzione di parte civile.

L’area costiera coinvolta è soggetta a vincolo paesaggistico e di conservazione integrale, e la Procura ha mosso le accuse in base al decreto legislativo e alla legge regionale. La zona è anche vincolata dal piano paesaggistico regionale e con vincolo idrogeologico.

L’inizio della vicenda risale a una serie di lavori con mezzi meccanici alla Rena Bianca di Santa Teresa Gallura, che ha suscitato l’intervento del GrIG attraverso un’istanza di accesso civico. Dopo mesi, il Comune di Santa Teresa di Gallura ha confermato che i lavori erano stati eseguiti senza atti autorizzativi, trasmettendo gli atti relativi alle violazioni alle autorità competenti.

Il sopralluogo delle forze dell’ordine ha rivelato che l’area interessata era stata concessa alla Soc. Dessena s.r.l., titolare dell’Hotel Moresco, che aveva effettuato un intervento massivo senza richiedere l’autorizzazione comunale. Nonostante ciò, non sono stati emanati provvedimenti di ripristino ambientale.

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