La mostra interattiva di Lu Brandali che sta affascinando turisti e bambini

La mostra interattiva di Lu Brandali.

Quasi mille visitatori in tre settimane, soprattutto italiani, spagnoli e francesi. Pareri entusiasmanti, e tanti bambini coinvolti e avvicinati all’archeologia nuragica. La mostra interattiva e ipersensoriale “Lu Brandali, leggi, tocca, ascolta” esposta nel sito archeologico di Lu Brandali, a Capo Testa, sta riscuotendo un notevole successo tra i turisti italiani e stranieri.

La cooperativa Cooltour Gallura di Santa Teresa Gallura, ideatrice e curatrice della mostra, sta raccogliendo migliaia di pareri molto positivi sull’esposizione che consente una immersione totale nella vita del villaggio nuragico di Lu Brandali. Un salto nel tempo di oltre tremila anni, reso possibile grazie ai numerosi reperti ritrovati negli ultimi scavi ed esposti nelle teche, e all’uso di tecnologie di altissima qualità con riproduzioni 3D, pannelli braille e stampe tridimensionali tattili e audio.

Una mostra che è stata pensata anche per essere fruibile ai visitatori disabili: non vedenti, ipovedenti, non udenti. “Finora i commenti che abbiamo ricevuto dai visitatori sono stati tutti molto positivi – spiega Alessia Chisu, della Cooltour Gallura– i turisti sono molto contenti dai risultati ottenuti dall’esplorazione creata appositamente da Valentina Soro e dalla Imago Team. Dobbiamo dire che i bambini, in particolar modo, trovano tutto molto divertente, chiaro e utile”.

L’obiettivo principale della mostra è quello di esporre i tanti reperti archeologici che sono stati ritrovati in questi ultimi anni nel villaggio nuragico di Lu Brandali e nella vicina Tomba di giganti. Gli scavi condotti dalla Soprintendenza ai beni archeologici e culturali hanno riportato alla luce tantissimi vasi in ceramica, brocche, teglie, tegami e spiane; una ascia in bronzo, delle grappe in piombo, delle macine, alcune fusaiole, una vertebra di balena, zanne di cinghiale, la mandibola e il femore del prolago (un mammifero estinto, simile alla lepre), e delle grandi e bellissime conchiglie.

Inoltre, dalla Tomba di giganti sono stati recuperati numerosi teschi. “In questi anni di gestione del sito, durante le visite guidate, abbiamo spiegato migliaia di volte come si svolgeva la vita quotidiana del villaggio e quali utensili utilizzavano i nuragici – sottolinea Chisu –però naturalmente non avevamo a disposizione i reperti. Grazie alla mostra ora possiamo far vedere quel che c’era dentro le capanne, o nella tomba”.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura