La Sardegna al secondo posto in Italia per la rete internet ad alta velocità

I dati sulla rete ad alta velocità e copertura nel paese.

La Sardegna è al secondo posto in Italia per la presenza di internet ad alta velocità, chiamata “banda ultra larga”. L’isola viene subito dopo il Veneto e precede la Toscana e la Campania per la presenza di questo servizio nelle abitazioni.

Fanalino di coda sono regioni come Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta che ancora non si sono dotate di una connessione veloce che va dai 30 Mbps (banda larga) ai 100 Mbps (banda ultra larga). Purtroppo, nonostante questo sorprendente risultato, non tutti i comuni della Sardegna e del territorio italiano sono dotati di questa rete. Infatti il 66,6% del paese è munito di banda larga da almeno 30 Mbps e solamente il 20,3% dispone di banda ultra larga fino a 100 Mbps.

Il piano di banda ultra larga.

Grazie al piano banda ultra larga nazionale però, ci si augura che in un paio di anni, tutti i cittadini potranno usufruirne. Questo può consentire finalmente di colmare il digital divide, ovvero il divario digitale presente in aree meno urbanizzate, e dare la possibilità a tutti di installare la fibra ottica nella propria casa e quindi avere un’esperienza di navigazione molto più avanzata.

In Italia, lo sviluppo della Banda Ultra Larga è seguito da una società chiamata Infratel. Fino ad oggi sono stati effettuati più di 4000 interventi in tutto il paese anche se guardando la mappa si può vedere come ci sia una differenza sostanziale fra regioni per quanto riguarda la copertura della banda.

Espandere la copertura di internet.

Il piano era stato intrapreso nel 2014, quando il governo ha sviluppato un piano chiamato Piano Banda Ultra Larga Nazionale. Esso stabilisce le linee guida per tutte le iniziative pubbliche che desiderano espandere la copertura della banda ultra larga. L’obiettivo era quello di espandere la connessione internet ultraveloce sulla maggior parte del territorio, fino a permettere ad almeno l’85% della popolazione di usufruire di tale tecnologia. Tutto questo in qualche anno. Al momento le risorse monetarie che il governo ha stanziato per questo piano sono circa 4 miliardi di euro. Il piano sarebbe dovuto terminare nel 2020 ma ancora oggi l‘obiettivo finale non è stato raggiunto da tutte le regioni, anche a causa della pandemia.

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