Lo straordinario racconto della giornata dei 10 atleti di Olbia alla Maratona di Parigi

I “Carlo’s runners” alla Maratona di Parigi.

Dieci atleti olbiesi hanno partecipato domenica scorsa alla Maratona di Parigi portando con orgoglio i quattro mori in terra di Francia. Racconta quanto accaduto e le sensazioni provate Gavino Murrighile, uno dei componenti del Carlo’s Runners Team, capitanato da professor Carlo Marcetti.

Correre per le strade di una delle città più eleganti del mondo è qualcosa di fantastico”. Un percorso suggestivo: “Partenza dai Campi Elisi, passaggio al trentesimo chilometro sotto la Torre Eiffel e arrivo all’Arco di Trionfo. Veramente sontuoso”.

Nella spedizione olbiese particolare valore per la prestazione dei due ultra settantenni Mario Ruiu (già protagonista a New York) e Italo Pinna. “Un esempio ineguagliabile. Hanno concluso la gara dimostrando una vitalità e una forza d’animo ammirevoli. Sono loro i mattatori del gruppo. Per noi vederli correre con quello spirito è fonte di stimoli impensabili“.

Una sottolineatura doverosa anche per la prestazione di Piero Degortes, autentica icona dell’atletica cittadina. “E’ un insostituibile punto di riferimento per chi decide di praticare la corsa in città. Ha fatto la storia del podismo olbiese“.

Nutrita la rappresentanza femminile con ai nastri di partenza e, soprattutto, brave a tagliare il traguardo Rita Spano, Rita Nespolini, Stefania Mattola, Barbara Derosas, Fatima Sulas e Sandra Deiana (quest’ultima immortalata nel video promozionale ufficiale della manifestazione).

Un altro appuntamento importante che i “Carlo’s Runners” hanno rispettato con impegno e passione. “L’atletica è l’occasione per stare assieme e condividere momenti della vita. Eventi di questo tipo consentono di essere un tutt’uno con atleti di tutto il mondo che corrono con i tuoi stessi ideali”.

Più di 50 mila gli iscritti alla Maratona di Parigi dove la bandiera della nostra isola ha sventolato con orgoglio. “E’ un simbolo che ti dà un’energia incredibile trasmettendoti un senso di appartenenza che ti dà una marcia in più”.  Ad accompagnare i maratoneti olbiesi una pattuglia di 36 amici. “Per tutti un’esperienza indimenticabile“.

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