Lo spirito da combattente di Riccardo Ghiani.
Riccardo Ghiani a 36 anni si è qualificato per la settima volta alle finali dei Campionati italiani Elite che quest’anno si disputeranno a Gorizia dal 5 al 10 dicembre. “La boxe mi affascinato sin da piccolo. Quando avevo la possibilità di vedere un combattimento alla televisione restavo incollato allo schermo”. L’arrivo in palestra avviene soltanto a 23 anni. “Se qualcuno mi avesse instradato da ragazzo sicuramente avrei potuto affinare le mie qualità”. La porta della Palestra Martellini gli ha aperto un mondo dove condividere momenti importanti. “Quando entro in palestra sto bene“.
Egidio Pellegrino e Stefano Contini maestri inimitabili. “Con loro ho un rapporto di stima reciproca che va ben aldilà dello sport che amiamo”. La prima volta che Riccardo Ghiani è salito sul ring. “Un pò di paura c’era. Ma con il passare dei minuti è scomparsa. Sul quadrato è rimasta solo la boxe“. La qualificazione alla massima rassegna nazionale dilettanti è per il peso leggero olbiese una meta quasi naturale. “Sono sempre riuscito a raggiungerla”. E per due volte ha portato in Gallura un alloro. “Due medaglie di bronzo: a Milano nel 2008 e a Galliate nel 2013“.
Che pugile è Riccardo? “Sicuramente non sono un tecnico. Mi piace la battaglia“. Tre riprese da tre minuti in cui dare tutto. “Quando inizia il match so che devo metterci tutto quello che ho dentro”. L’angolo. “E’ la cosa più bella del mio pugilato. Là trovo Egidio e Stefano che hanno sempre le parole giuste al momento giusto”. Con un effetto taumaturgico. “L’ansia va via magicamente per lasciare il posto alla tranquillità“. Riccardo sarà il partecipante più anziano alle finali. “Già lo ero l’anno passato. Confrontarmi con avversari più giovani è uno stimolo in più”. Tra 20 giorni la trasferta in Friuli. “La preparerò con cura e determinazione con l’aiuto dei miei maestri. La Palestra Martellini per me è una famiglia”.
