Allenatore in seconda e giocatore del Porto Rotondo parlano della sconfitta di Bosa.
Brucia ancora la delusione del Porto Rotondo la sconfitta di domenica a Bosa contro la squadra locale. Partita rocambolesca, con tre occasioni nitide non finalizzate nel primo tempo, le reti subite su occasioni dubbie e infine la rete del pareggio annullata nel recupero per un fuorigioco visto dalla terna arbitrale ma contestato da tanti.
“La partita è iniziata bene per il Porto Rotondo perché abbiamoavuto due occasioni nei primi 18 minuti col nostro giocatore che ha tirato addosso al portiere – afferma Graziano Rotelli, allenatore in seconda della squadra -. Entrambe le squadre stavano giocando un buon calcio, ma eravamo noi che avevamo il pallino del gioco in mano. Poi per i padroni di casa è nata un’occasione dopo un fallo laterale assegnato erroneamente a loro, ne è nato un calcio di punizione. Bravi loro a sfruttare l’occasione. Il difensore centrale del Bosa, Ledda, ha letto bene la situazione, ma noi lo abbiamo trascurato. Errore nostro“.
Non è stata l’unica disattenzione della squadra olbiese. “Tre, quattro minuti dopo, è stato bravo l’attaccante del Bosa Carboni, 40 anni, numerosi campionati tra i professionisti, di esperienza si è preso un dubbio calcio di rigore. Quindi ci siamo ritrovati sotto di due gol nel giro di una manciata di minuti – prosegue mister Rotelli -. Nel secondo tempo siamo entrati in campo più determinati. وليام هيل Siamo riusciti a prendere in mano le redini del gioco, abbiamo accorciato le distanze. Avremmo anche pareggiato, ma è stato assegnato un fuorigioco contro di noi che pochi hanno visto. E il gol del nostro pareggio è stato annullato. Sostanzialmente sono stati i nostri errori a determinare la partita, che è stata abbastanza equilibrata. Potevamo portare tranquillamente dei punti a casa. Probabilmente il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. C’è da dire che il Bosa ha preso un palo nel primo tempo, ma a loro stessa detta, avremmo meritato di più”.
L’allenatore in in seconda del Porto Rotondo ha individuato la principale motivazione della scarsa vena realizzativa della squadra. “Purtroppo l’assenza delle punte ci sta penalizzando. Mulas non avrebbe sbagliato nelle tre occasioni che ci sono capitate nel primo tempo. Creiamo tanto ma l’assenza di un vero finalizzatore non ci permette di concretizzare. Disattenzioni e finalizzazione, dobbiamo migliorare in questo”. العاب ماكينات قمار
Tra le note positive sono da segnalare le prestazioni del solito Samuele Saggia, di Giovanni Rassu, di Jacopo Malesa e di Samuele Muroni, che ha lasciato il segno, realizzando il suo primo gol stagionale. “Siamo stati abbastanza ingenui negli episodi dei gol – afferma Muroni -. E come nelle precedenti partite, meno brillanti nel primo tempo. روليت كازينو Partita persa da noi e non vinta dal Bosa. Tutto questo ci servirà per evitare di ripetere gli errori che abbiamo fatto nelle prossime partite”.
Anche Muroni, pur accettando la decisione tecnica dell’arbitro, nutre qualche dubbio sul gol del pareggio annullato nel finale: “Il nostro gol annullato è frutto di una lettura dell’assistente arbitrale che non abbiamo capito. Putzu al momento in cui è partito il tiro del nostro compagno non sembrava in fuorigioco. Ha calciato lui. Il pallone dopo la respinta da parte del portiere è andato a Malesa, che non sembrava in fuorigioco. Io ho visto la bandierina alzarsi in quel momento, e non, come ha affermato l’assistente dell’arbitro, al momento del tiro di Putzu. Certamente situazione difficile da giudicare in campo in pochi istanti, ma in tanti non hanno capito la scelta della terna arbitrale”.
Infine, Muroni descrive l’azione che lo ha portato a segnare il primo gol stagionale: “Un nostro difensore ha lanciato Malesa sull’esterno. Il suo cross non è stato letto bene dal portiere. Io ho intuito la traiettoria del pallone, che stava uscendo, e mi ci sono fiondato. Ho calciato al volo di esterno destro e sono riuscito a infilarla in porta. Sono contento del mio primo gol in campionato di quest’anno, lo dedico a mio padre e mio fratello che hanno fatto tanta strada per vedermi“.