Le indagini della Guardia di Finanza di Olbia.
È stato celebrato con rito direttissimo, il processo finalizzato alla convalida dell’arresto eseguito il 15 ottobre nei confronti di G.M.D., cinquantaseienne di Olbia, accusato di aver intascato fraudolentemente ingenti somme di denaro in danno di noti imprenditori del posto, avvalendosi di condotte truffaldine e mediante la promessa di poter intercedere con funzionari dell’Agenzia delle Entrate e di altre Amministrazioni dello Stato al fine di mitigare pesanti sanzioni Tributarie.
Il Giudice del Tribunale di Tempio Pausania Camilla Tesi, ritenendo fondate le accuse del P.M. e legittimo l’operato dei militari della Guardia di Finanza, ha convalidato l’arresto eseguito in flagranza e ha disposto il divieto di dimora nel comune di Olbia, quale misura cautelare personale nei confronti dell’indagato.
Finto commercialista e tentata estorsione, il caso fa discutere a Olbia
Misura questa, ritenuta idonea in quanto comporta l’allontanamento dell’imputato dal luogo in cui ha perpetrato la propria condotta implicando, in questo modo, il recidere di rapporti eventualmente intessuti ed impedire che il prevenuto possa reiterare commissioni di fatti analoghi.
Sussistono infatti, in ordine ai fatti contestati, gravi indizi di colpevolezza che trovano conferma in tutti i passaggi investigativi. Il giudice rileva inoltre che le specifiche modalità esecutive della condotta criminosa, siano sintomatiche di un’illecita attività non occasionale ed organizzata secondo modalità quasi professionali, posta in essere avvalendosi della struttura lavorativa nella quale il G.M.D. risulta stabilmente inserito. La Guardia di Finanza sta procedendo alla ricerca di ulteriori vittime che possano rappresentare danni patrimoniali patiti a seguito delle truffe del G.M.D..