Calcio, Danilo Ruzzittu da Porto Rotondo la ripartenza verso il sogno

Esperienze e prospettive dell’attaccante Ruzzittu.

Danilo Ruzzittu, attaccante di qualità e prospettiva, è rientrato al Porto Rotondo dopo 4 anni di esperienza tra Lombardia e Piemonte. “Questa per me è una stagione di ripartenza”. Verso un sogno intuito sin da bambino, quando ammirava il babbo Salvatore dietro la rete di recinzione. “Lui sì che era forte“. Danilo ha preso molto di quell’imprendibile fantasista stella del calcio dilettantistico gallurese degli anni ’90. Anche se in un ruolo differente. “Lui era un trequartista. Io sono una prima punta“. Che a 15 anni esordisce con gol con il Porto Rotondo. Nel frattempo ha già incantato gli osservatori del Varese. “Al torneo di Lugano feci 4 gol in mezz’ora al Como. Vincemmo anche la competizione”.

Passaggio in maglia biancorossa e vita nuova. “Una società professionistica impone delle regole. Metodi e carichi di lavoro differenti“. Danilo si adegua subito. “A Varese l’obiettivo era la crescita globale dell’atleta aldilà del risultato immediato”. L’allenatore è Paolo Tresoldi. “Una persona eccezionale. Mi ha aiutato tantissimo a crescere”. Un anno con gli allievi Lega Pro e il secondo da capitano con quelli Nazionali. “La mia annata migliore. Giocavamo contro squadre di Serie A e Serie B. Sono arrivato secondo nella classifica cannonieri con 14 reti“. Danilo non si illude. “Ero sempre io”. E continua a frequentare la scuola con profitto. “Studiare mi è sempre  piaciuto, ma in caso di andamento scolastico negativo si andava in panchina o in tribuna”. Una realtà da imitare. Si aprono le porte della formazione Primavera. “Ero il più piccolo“. Ma con il vizietto del gol. “In campionato feci la rete della vittoria contro il Lanciano”. L’anno successivo la frattura dello scafoide rallenta la corsa di Danilo. “Due mesi e mezzo fermo. Rientrai verso la fine”. Tre partite tre gol. La favola finisce di colpo. “Il Varese è fallito”.

Danilo Ruzzittu si trasferisce a Novara dove consegue il diploma di geometra. Firmato il precontratto professionistico ecco il prestito in D alla Varesina: “Periodo difficile. Mi allenavo proficuamente, ma giocavo poco”. A gennaio il ritorno in Sardegna con il San Teodoro. “Anche lì ho avuto poco spazio”. Nessun dramma. “Certe situazioni ti fanno crescere. Non puoi far vedere ciò che sai fare”. Quest’anno l’iscrizione all’Università con indosso di nuovo la maglia del Porto Rotondo. “Ho deciso di scendere di categoria per ripartire. Al Porto Rotondo c’è l’ambiente ideale”. Ma Danilo sogna sempre di fare il calciatore? “Certamente. Se farò bene salirò di categoria. Ne sono certo. Ho solo vent’anni”.

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