Pugilato, Biancamaria Tessari scippata al Mondiale

Un verdetto scandaloso punisce la Tessari.

Clamorosa ingiustizia sportiva per Biancamaria Tessari ai Campionati del Mondo Giovanili di pugilato in corso di svolgimento a Budapest. L’allieva di Egidio Pellegrino è stata infatti giudicata perdente al cospetto della thailandese Lapan (nella foto il momento della proclamazione) dopo aver condotto a suo piacimento le tre riprese del match valido per i quarti di finale del torneo iridato. Tre giudici  (americano, filippino e ugandese) hanno assegnato la vittoria all’atleta asiatica per un punto (29 a 28) mentre il giudizio degli altri due (tunisino e bulgaro) è stato nettamente favorevole all’azzurra, campionessa europea in carica (30 a 27).  Un verdetto che si commenta da solo e che non rispecchia assolutamente quanto visto sul ring della capitale ungherese.

Come conferma il maestro Pellegrino: “Biancamaria ha vinto. Senza ombra di dubbio. Sono solitamente tollerante nei confronti degli arbitri, ma stavolta hanno toppato in pieno”. Una grande prova resa vana. “Non ho nulla da rimproverare a Biancamaria. La ringrazio con tutto il cuore per le emozioni che mi ha fatto vivere”. Prima dell’affondo finale: “Non si può vanificare il sogno di giovani atleti che fanno sacrifici enormi per manifesta incompetenza pugilistica. Questo perchè non voglio nella maniera più assoluta pensare alla malafede”. Il sacrosanto successo negato ha impedito a Biancamaria Tessari di conquistare una medaglia. Un’eventuale sconfitta in semifinale le avrebbe infatti garantito il bronzo.

Una delusione cocente per Biancamaria, giunta in terra magiara con la consapevolezza di potersi giocare le proprie carte al termine di una preparazione dura e meticolosa. La campionessa olbiese di adozione, a qualche ora dalla fine del combattimento, non si dà pace: “Ho provato una tristezza infinita. Ero certa di aver vinto, ma quando ho visto il Presidente della Federazione Vittorio Lai fare no con la testa dopo aver letto i tabellini mi sono cadute le braccia. Non è giusto”. Un premio strameritato, ma scippato. “Sono arrivata al  Mondiale con la massima determinazione. Volevo la vittoria”. E l’aveva ottenuta. “L’allenatore della Nazionale Emanuele Renzini dopo l’ultimo gong è venuto all’angolo e mi ha abbracciata facendomi i complimenti. Era certo del successo”. Un mare di lacrime. “Ho pianto tantissimo. Mi è servito per scaricare un pò la tensione. Ma ci vorrà tempo per smaltire quanto ho provato”. Una lezione di vita. “Ho capito nuovamente che bisogna dare sempre tutto quello che hai dentro. Perchè la prestazione resta sempre”. Per Biancamaria enormi dimostrazioni di affetto. “Ho sentito il calore di tantissime persone. La gente ha capito. Questo mi rende orgogliosa”. Mentalità da fuoriclasse. “Mi servirà di sicuro una pausa mentale ma ripartirò subito. Mi prenderò le mie rivincite”. Questa è una certezza splendida interprete della “nobile arte”.

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