Aumentano i contagi, arrivano le restrizioni anche a Tempio: firmata l’ordinanza

Restrizioni a Tempio.

Aumentano i contagi di covid a Tempio e il sindaco Gianni Addis, con un’ordinanza, impone delle restrizioni, sopratutto contro la diffusione della variante omicron. Chiusure anticipate, restrizioni per gli esercenti, divieto di musica dal vivo e l’intrattenimento nei locali e imposto l’obbligo della mascherina.

“Cari concittadini – dichiara il primo cittadino -, l’Ats – Servizio Igiene Pubblica – Sisp ha accertato diversi casi di positività , anche tra la popolazione più giovane, spesso riconducibili alla variante omicron. Poiché l’aumento dei casi di positività nell’ambito del territorio comunale è un indicatore importante di particolare pericolosità, anche alla luce degli ultimi studi scientifici che hanno evidenziato la particolare contagiosità delle nuove varianti e in considerazione del fatto che l’attuale situazione di rischio impone una ulteriore attivazione di iniziative di carattere straordinario ed urgente per evitare situazioni di pericolo per la collettività, viste le disposizioni di legge in materia, ho disposto che, con effetto immediato i pubblici esercizi, identificati come attività di somministrazione di alimenti e bevande ristoranti, pizzerie e bar – devono astenersi dall’organizzare musica dal vivo, o altri intrattenimenti musicali, come ad esempio karaoke all’interno dei propri locali. È, invece, consentita la diffusione di musica di sottofondo. La chiusura dei locali è prevista per le ore 24”.

Imposta la capienza massima e l’obbligo di chiedere il green pass per gli esercenti e vietate le consumazioni nel bancone dopo le 20. “La presenza di persone deve essere pari a quella massima consentita per la tipologia di locale – prosegue Addis -, nel rispetto delle distanze consentite dalla normativa in materia. Per il servizio al bancone, negli orari in cui lo stesso è consentito, deve essere rispettata la distanza interpersonale di un metro. Nei locali ove si svolge la predetta attività, deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria, e restano fermi gli obblighi di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, fatta eccezione per la consumazione di alimenti e bevande”.

L’ordinanza, inoltre, ha imposto l’obbligo di esporre gli igienizzanti all’entrata e altre misure per ridurre gli assembramenti e l’inquinamento acustico e il divieto, nelle ore serali e notturne, la vendita per asporto di bevande. “Non devono essere superati i limiti di emissione di rumore previste dalle norme di settore per la specifica area urbanistica – aggiunge – o comunque le emissioni devono essere limitate affinché sia possibile per i commensali o gli avventori che consumano al tavolino, la normale comunicazione senza dover alzare appositamente la voce, incidendo ulteriormente sulla percezione del rumore da parte dei residenti nella stessa area urbana o di quanti lavorano nella stessa. I gestori delle attività di pubblico esercizio, sono tenuti all’osservanza del Dpcm in riferimento agli impianti elettroacustici in dotazione dei locali dagli stessi gestiti, ed alla loro inidoneità al superamento dei limiti di emissione consentiti”.

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