Torna il Cross di Alà dei Sardi, cosa c’è da sapere sulla storica manifestazione

Ecco tutti i dettagli del Cross di Alà dei Sardi.

La storia del Cross di Alà dei Sardi affonda le sue radici nel secolo scorso, addirittura al 1973, anno della
prima edizione del trofeo Alasport creato dal Pro.Antonello Baltolu. La gara è andata avanti fino al 2012
portando sui campi della località sassarese qualcosa come 14 campioni olimpici, 32 mondiali, 15 europei e 15 primatisti del mondo.

Senza contare il meglio del mezzofondo italiano, da Fava a Ortis, da Panetta ad Antibo, dalla Dorio alla Gargano. Poi nel 2012 arrivò lo stop alla classica del calendario internazionale per mancanza di fondi, finché Antonello Cocco e Alberto Contu, nuovi responsabili dell’Alasport con dentro un’inestinguibile passione per il cross non hanno riesumato la gara.

La prossima edizione si svolgerà il 25 febbraio mantenendo inalterate le sue caratteristiche, con la gara
maschile sui 10 km e quella femminile su 6. Lo scorso anno la prova fece registrare i successi dell’ugandese Oscar Chelimo, recentemente secondo al Campaccio e della kenyana Lucy Mawia Muli. Anche quest’anno, insieme alle gare internazionali, non mancherà in confronto fra rappresentative regionali per allievi e juniores, ogni squadra con 3 elementi, un vero banco di prova per i vari movimenti regionali del Nord come del Sud Italia.

Il percorso di gara misura 1 km con una pendenza massima del 18,7%, non mancano quindi le difficoltà. Il
fondo è completamente erboso, con estensione su tre proprietà private passando per varchi sui muretti a
secco che garantiscono immagini spettacolari come anche quelle sotto le sughere, passando per il
caratteristico bosco di querce. Quella del 25 febbraio sarà una lunga giornata di sport, che culminerà con le gare internazionali secondo un programma di gare definito in questi giorni. Aperte le iscrizioni a quote molto popolari, appena 10 euro per gli assoluti mentre le categorie giovanili dovranno erogare la tassa federale. Alà dei Sardi è pronta ad accogliere concorrenti da ogni parte d’Italia e non solo nel ricordo di Elisa Migliore, a cui il trofeo è dedicato.

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