Tassa di soggiorno, Arzachena approva il regolamento per il prossimo anno

Il regolamento della tassa di soggiorno.

È stato varato dal Consiglio comunale di Arzachena il regolamento per l’applicazione della tassa di soggiorno. Si tratta del primo passo verso l’applicazione dell’imposta, che diventerà operativa a partire dal 2019. Ancora le tariffe non sono state determinate, in quanto da concertare con gli operatori del settore e da parametrare anche in base a quelle applicate nei comuni limitrofi.

“Fondamentale, al momento, era approvare il regolamento e portarlo a conoscenza degli operatori –  ha dichiarato il vicesindaco Cristina Usai –. La stagione estiva 2019 è già in preparazione, soprattutto per quanto riguarda i mercati esteri. Abbiamo voluto che le strutture ricettive potessero già preparare i pacchetti, senza poi doverli rivedere”.

A breve si apriranno i tavoli di concertazione. L’intenzione dell’amministrazione comunale è rendere quanto più possibile condivisa l’istituzione del tributo. “È fondamentale che gli operatori del settore siano coinvolti, sia nella determinazione delle tariffe che nella destinazione d’uso dei fondi che verranno reperiti – prosegue la Usai -. L’imposta di soggiorno è un’imposta di scopo e il gettito verrà orientato per creare ulteriori servizi per il turista. Questo fa sì che, ciò che è un onere per gli operatori, possa anche essere meglio accettato da essi”.

L’imposta verrà applicata anche alle case private. Al momento si pensa ad un importo forfettario. “L’idea è che, grazie ai fondi reperiti con l’imposta, sia possibile aumentare i controlli – spiega il vicesindaco –. In questo modo un contributo forfettario incentiverebbe l’emersione di quel sommerso che già si verifica, in quanto la sanzione verrebbe ritenuta certa dal proprietario dell’immobile”.

Da definire, ancora, la gestione con le piattaforme online che si occupano di affitti. Anche se la più famosa, Airbnb, si è già resa disponibile ad effettuare la trattenuta alla fonte, disponibilità che a breve verrà sancita in una convenzione con i Comuni. “Mi auguro che ci sia un bel tavolo di lavoro con i gestori di tutte le strutture, per quello che di fatto si tratta di un investimento per il turismo – conclude Usai –. Grazie all’imposta di soggiorno riusciremo ad incrementare i servizi turistici, cosa che, visti i tagli di fondi sempre più ingenti da parte di Stato e Regione, altrimenti non riusciremmo a fare”.

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