Nasce ad Arzachena una piattaforma per lo sviluppo territoriale, l’idea del Comune

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Il project financing approvato dal Comune di Arzachena.

Il Comune di Arzachena utilizza per la prima volta lo strumento del project financing dopo l’approvazione delle linee guida da parte del Consiglio comunale, che ha reso più flessibile la procedura con cui l’Ente può accogliere nuovi progetti proposti da privati. La prima iniziativa di partenariato tra Ente e aziende al via è la “Piattaforma tecnologica di sviluppo territoriale”, che punta sull’innovazione dei servizi destinati al cittadino e al reperimento di nuovi finanziamenti.

“Con il ricorso al project financing, prende il via una nuova fase per il Comune di Arzachena che apre a nuove opportunità e ci consente di avviare progetti impossibili da realizzare autonomamente. Era necessario abbandonare l’approccio esclusivo dell’appalto tradizionale utilizzato nella pubblica amministrazione per creare un’opera pubblica o avviare nuovi servizi -spiega Cristina Usai, vicesindaco e assessore alle Finanze -.  La giunta comunale, di volta in volta, deciderà quali progetti privati sono classificabili “di pubblica utilità”, e quindi realizzabili tramite il project financing. Il primo su cui puntiamo è la Piattaforma tecnologica di sviluppo territoriale che, grazie a strumenti digitali e risorse umane altamente qualificate, gestirà per noi una serie di servizi strategici per i prossimi 10 anni”.

Concluse le fasi di aggiudicazione del progetto di partenariato, dal mese di marzo 2024, la società incaricata della Piattaforma tecnologica di sviluppo territoriale si occuperà di ottimizzare lo Sportello Suape, gestire infrastrutture digitali come schermi e bacheche elettroniche per promuovere l’evoluzione del territorio verso un modello di smart city. Riveste particolare importanza l’impegno nella ricerca e nell’assistenza per partecipare a bandi di interesse comunale, con la presentazione di almeno 3 proposte ogni anno.  Il Comune supporterà i costi della convenzione con un contributo annuo di circa 44 mila euro, mentre l’operatore economico sarà tenuto a investire almeno 2 milioni di euro complessivi.

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