Polverone sulla strada tra le dune di sabbia a Badesi, la strana vicenda

La “strada” tra le dune di sabbia a Badesi.

La chiamano “strada“, ma “strada” non è, almeno, non dovrebbe esserlo, perchè è impensabile, oltre che quasi impossibile, che due comuni progettino, ottengano i vari nulla osta e infine realizzino una strada per le autovetture sulle dune di sabbia delle proprie spiagge. Ma il via vai di fuoristrada sopra le dune fra Li Mindi – comune di Badesi – e Li Feruli – comune di Trinità d’Agultu -, in una sorta di sentiero solcato dal ripetuto passaggio dei mezzi sulla sabbia, ha attirato l’attenzione dei bagnanti, che hanno allertato anche le associazioni ecologiste.

Tra le varie associazioni, il “Gruppo d’intervento Giuridico“, che ha documentato fotograficamente la “strada di fatto” e il 5 agosto ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, per poter ottenere informazioni ambientali e adozione di provvedimenti in relazione all’ “avvenuta realizzazione di una strada” sulle dune ai due comuni interessati.

Si alza un polverone sulla vicenda: i fatti, oltre che ai due comuni, sono stati segnalati dall’associazione ai ministeri della cultura e della transizione ecologica, alla regione autonoma della Sardegna, alla guardia costiera, alla soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Sassari, ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, al corpo forestale e di vigilanza ambientale, alla procura della repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania.

Il transito dei veicoli sulle dune e sulla spiaggia è vietato – determinazione d.g. enti locali e finanze della regione autonoma della Sardegna – prot. 1532 del 7 maggio 2021 -, l’area è tutelata con vincolo paesaggistico – decreto legislativo n. العاب الروليت 42/2004 e s.m.i. -, e con vincolo di conservazione integrale – art. لعب قمار على النت 10 bis della legge regionale Sardegna n. بيت واي 45/1989 e s.m.i. -, e per questo il Gruppo di Intervento Giuridico auspica “rapidi accertamenti sulla legittimità o meno di un’opera che appare in evidente contrasto con le elementari normative di salvaguardia ambientale”.

Ma molto probabilmente si tratta solo dell’uso noncurante di un tratto di spiaggia da parte di pochi, che rischia di diventare un uso comune e quindi consuetudine e va pertanto corretto prima che lo scempio ambientale sia irreparabile.

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