Il granito, cuore economico e artistico di Buddusò: “Un collante identitario”

L’importanza del granito di Buddusò.

“Siamo incastonati nel granito da millenni, sin dalla costruzione delle Domus de Janas. Il granito in questi territori, oltre a una risorsa, è un vero e proprio collante identitario, il progetto di Spirit of Rocks vuole mettere insieme le varie anime e non si chiude oggi, ma continuerà a contribuire alla rinascita economica, artistica e culturale di Buddusò e di tutto il territorio”. Così il sindaco Massimo Satta e Antonio Mura, assessore della Cultura del Comune del Monte Acuto hanno aperto il convegno ‘Sfide e opportunità in Europa nel settore delle materie prime. Circolarità e sostenibilità nel settore estrattivo-lapideo’, che chiude questo primo programma di Spirit of Rocks e che ha raccolto nel Centro culturale del paese, gli esperti dei progetti internazionali sul potenziale giacimento di terre rare scoperto in Gallura e sulle opportunità future del settore.

Al tavolo di ieri mattina si sono alternati gli approfondimenti curati da Carmela Vaccaro, docente dell’Università di Ferrara, responsabile dei progetti in corso a Buddusò sul riciclo degli scarti della lavorazione del granito, Pierluigi Franceschini, direttore dell’Innovation Hub EIT RawMaterials, organizzazione indipendente che si occupa di innovazione e formazione nel settore delle materie prime critiche, Fiorenzo Fumanti, ricercatore dell’Ispra, Claudia Chiappino, ingegnera mineraria e prima donna in Italia ad assumere la direzione di un sito di estrazione.

A portare i saluti della Regione e dell’assessora dell’Industria, Anita Pili che non è potuta essere presente, l’assessore dei Trasporti Antonio Moro: “Quello estrattivo e delle cave è un settore molto legato ai trasporti, in particolare quelli marittimi, con tutte le difficoltà che gli operatori sopportano per poter portare fuori i materiali dall’isola – ha sottolineato Moro -. È per superare queste difficoltà che quello dei trasporti, pur basandosi sui principi del mercato e della concorrenza, non può essere un settore lasciato ai monopoli privati. I trasporti in Sardegna non possono prescindere da un ruolo pubblico – ha spiegato l’assessore alla platea di operatori dell’estrazione e professionisti – perché in un’isola sono anche un tema sociale e non tutto può essere lasciato al mercato. Gli operatori sanno quanto sia poco concorrenziale il sistema dei noli marittimi e come le grandi speranze di apertura del mercato con la privatizzazione della Tirrenia in questi anni si sono scontrate con logiche che sempre più ricordano i monopoli. Per questo son convinto che nel settore marittimo come in quello aereo non si possa prescindere dalle politiche pubbliche che solo la regione può garantire, unico ente realmente infungibile nella nostra isola”.

La giornata di ieri chiude il programma di Spirit of Rocks, cominciato il primo luglio con la sua parte artistica e con la consegna ai cinque scultori selezionati (Giuseppe Amato di Sarule, Pinuccio Derosas di Olbia, Francesco Cadeddu di Senis, Adriano Ciarla di Massa Carrara, e Luka Radojevic del Montenegro) dei blocchi di granito da modellare, messi a disposizione dai cavatori della zona. Ieri sera le opere concluse sono state svelate, presentate a tutta la comunità che hanno votato le proprie preferite. Le opere resteranno nel museo a cielo aperto, insieme a quelle realizzate nei decenni del Simposio.

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