Accusato di peculato, reato prescritto per il consigliere regionale Satta

Prescritta l’accusa di peculato.

È caduto in prescrizione anche l’ultimo dei reati relativo alla vicenda della Buddusò Servizi, in cui è rimasto coinvolto nei primi anni 2000, tra gli altri, l’ex sindaco di Buddusò Giovanni Satta.  Il reato di peculato era l’ultimo rimasto in piedi e si riferiva all’uso improprio dei telefoni cellulari in dotazione dei componenti dell’allora amministrazione comunale, per un ammontare di circa 150 euro.

“Questa cosa non mi ha lasciato nessuna emozione – ha dichiarato Satta, attualmente consigliere regionale in forze al PS d’Az -. In 12 anni è stata fatta una sola udienza sul merito, avrei preferito che si fosse fatto un processo giusto nei tempi giusti”.

“È stata una grandissima bolla di sapone che ha coinvolto decine di persone per niente – conclude Satta -. Sono contento che la vicenda si sia finalmente chiusa e spero che riesca a chiudere con un giusto processo anche le altre vicende che mi riguardano”.

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