Chiude il Museo del Sughero di Calangianus, la rabbia del sindaco Albieri: “C’è chi vuole male al paese”

Il Museo chiuso a causa di un esposto.

Calangianus non ha più il suo Museo del Sughero. Una realtà storico culturale che, in un mondo in cui non è facile fare economia con la cultura, produceva degli ottimi numeri. Da alcuni giorni, infatti, il Museo è chiuso a causa di un esposto presentato dall’ex sindaco Gio Martino Loddo all’Autorità nazionale anti corruzione.

La segnalazione, in particolare, si concentrerebbe nel denunciare delle presunte illegittimità che coinvolgerebbero le procedure di affidamento della concessione della gestione del Museo del Sughero all’associazione Contiamoci. Proroga effettuata dall’amministrazione per evitare che, in attesa dei lavori di messa in sicurezza della struttura, il museo dovesse chiudere.

“Che i locali non fossero agibili si sapeva da quando il Museo del Sughero è nato, nel 2012, con la giunta Scano e poi con la giunta Loddo – ha dichiarato il sindaco di Calangianus Fabio Albieri –. Noi appena ci siamo insediati, al contrario dell’ex sindaco, ci siamo attivati per avviare le procedure al fine di ottenere le certificazioni antincendio.”

Nel 2018, infatti, fu stanziato dalla Regione un contributo straordinario in favore del Comune di Calangianus per la messa in sicurezza dell’edificio, attraverso un emendamento alla finanziaria. “La burocrazia è tanta – prosegue il sindaco –. Abbiamo firmato la convenzione con la Regione che poi ci ha affidato le risorse, gli uffici, a loro volta gli uffici hanno affidato l’incarico di progettazione e ora il progetto giace in Soprintendenza in attesa del nulla osta e speriamo quanto prima di ottenerlo, fare i lavori e rifare il bando per la gestione”.

“Questo è un modo miserevole di fare politica. Questo vuol dire voler male al paese. La politica si fa con il dialogo. L’opposizione deve essere costruttiva, deve sì controllare, ma anche aiutare a risolvere i problemi – commenta Albieri -. Questo è un problema che abbiamo ereditato e durante l’era Loddo non è stato risolto. La mia amministrazione, invece, ha trovato subito le risorse per mettere in sicurezza la struttura, ma è necessario del tempo. Perché non se ne è occupato quando era sindaco lui? Chi ha avuto il privilegio di esser scelto come primo cittadino dovrebbe mantenere un profilo un po’ più serio e rispettoso della comunità che ha rappresentato”.

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