Acqua migliore in Gallura: quattro milioni di euro per potenziare l’impianto dell’Agnata

La nuova sezione in funzione entro aprile.

Un impianto sempre più all’avanguardia, capace di garantire una risorsa di qualità a un territorio strategico a forte valenza turistica: entro gennaio, il potabilizzatore dell’Agnata, al servizio di Olbia e di tutta la Gallura costiera (da Budoni a La Maddalena), potrà contare su una nuova sezione composta da vasche di trattamento, filtri e disidratatori per i fanghi grazie a un investimento di quattro milioni di euro. Il cantiere è a buon punto: proprio ieri il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, ha firmato il quinto stato d’avanzamento lavori. Le opere saranno terminate il mese prossimo: successivamente si procederà alla fase di collaudo e avvio che terminerà entro aprile.

Per l’estate, quindi, il potabilizzatore dell’Agnata sarà arricchito delle nuove sezioni che consentiranno di portare la capacità di produzione di acqua potabile dagli attuali 1.100 a ben 1.600 litri al secondo. Non solo: le nuove sezioni sono state studiate per affrontare anche la principale criticità dovuta alla scadente qualità dell’acqua grezza prelevata dall’invaso del Liscia: l’eccesso di fango con valori alti di manganese. Il problema è ancor più rilevante proprio in estate quando la stagione secca porta i livelli del lago ai minimi e quindi è necessario pescare dal fondo risorsa notevolmente sporca. Le nuove infrastrutture saranno in grado di filtrare l’acqua e, tramite anche tutte le altre sezioni già operative, produrre una risorsa idrica di qualità da distribuire in rete nei centri serviti. Olbia, Loiri Porto San Paolo, San Teodoro, Budoni, Golfo Aranci, Telti, Monti, Padru, Arzachena, Palau, La Maddalena, Sant’Antonio di Gallura, Luogosanto e Aglientu.

L’attuale intervento, segue importanti investimenti realizzati negli ultimi anni che stanno portando a triplicare la produzione del potabilizzatore dell’Agnata che fino a metà del 2016 era di appena 600 litri al secondo. A luglio di quell’anno, infatti, Abbanoa attivò una nuova sezione di chiariflocculatori – sistemi di vasche per il trattamento di eliminazione delle impurità presenti nell’acqua – e otto sistemi di filtraggio a sabbia che garantì già un primo balzo di produzione di risorsa potabile pari a 500 litri al secondo. Da allora non sono stati più necessarie restrizioni idriche nei periodi estivi.

Ulteriori investimenti. Abbanoa sta programmando anche nuovi interventi di efficientamento dell’impianto. Nei giorni scorsi è stato richiesta alla Regione e all’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna “Egas”, un ulteriore finanziamento di 950mila euro per realizzare nuove opere con l’obiettivo di migliorare ancor di più le performance del potabilizzatore dell’Agnata.

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