Dal sogno dell’Aga Khan al miracolo della Costa Smeralda: la fine di un’era

La storia di Air Italy dalla fondazione di Alisarda.

Correva l’anno 1966. Sono pochi che ricordano vivido quel giorno. Le strette di mano, le bottiglie di spumante stappate. Alisarda decollava per la prima volta da Olbia per Roma. Tre anni prima, Karim Aga Khan, aveva fondato la compagnia aerea con l’intento di servire da traino alla nascente Costa Smeralda, ci sui è stato il demiurgo.

Si era iniziato a prendere confidenza con i cieli con un servizio di aereo-taxi, ma dopo poco si era capito che non sarebbe bastato per accontentare la mole di turisti desiderosa di specchiarsi nel mare del Nord Sardegna. Già nel 1966 alla tratta di Roma seguì quella di Milano, coperta con dei turboelica da 26 passeggeri.

La svolta arrivò alla metà degli anni Ottanta, quando a Olbia arrivarono i primi MD-82 della McDonnel Douglas e si aprirono le rotte verso l’Europa: Parigi, Francoforte, Zurigo. E per rispondere a questa vocazione internazionale nel 1991 venne deciso di cambiare il nome nel più italico Meridiana. Gli anni Novanta furono quelli dei record. Con Meridiana viaggiavano circa 3milioni e mezzo di passeggeri l’anno e l’azienda dava lavoro a circa 1500 persone.

La batosta arrivò, però, nei primi anni 2000. La crisi dei trasporto aereo, a seguito anche del crollo delle Torri Gemelle, l’indebitamento e le varie ristrutturazioni, la quotazione in Borsa, le ricapitalizzazione a cui il socio fondatore, Aga Khan, non ha mai fatto venire meno il suo impegno. Nel 2018, dopo l’ingresso di Qatar Airways, la speranza di una ripartenza, sotto il nome di Air Italy. Fino alla liquidazione decisa oggi.

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