L’appello degli ambientalisti: “Invasione di pale eoliche nell’alta Gallura”

L’invasione di pale eoliche nell’alta Gallura.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico ha presentato un atto di intervento il 9 dicembre nel contesto della valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativa al progetto di realizzazione della centrale di pale eoliche “Campovaglio” di Acciona Energia Global Italia s.r.l. nei territori comunali di Tempio Pausania e Aglientu. Allo stesso modo, ha presentato un atto di intervento il 10 dicembre per il progetto “Bassacutena” di Myt Eolo 1 s.r.l., situato sempre nella Gallura, nel territorio comunale di Tempio Pausania.

Entrambi i progetti prevedono la costruzione di centrali eoliche nel medesimo ambito territoriale. “Campovaglio” prevede 11 aerogeneratori con un’altura massima di 240 metri e una potenza complessiva di 77 megawatt, integrati con un sistema di accumulo da 20 megawatt. Il progetto “Bassacutena” propone 9 aerogeneratori con una potenza totale di 61,2 megawatt, insieme a infrastrutture viarie e linee elettriche di collegamento alla rete nazionale.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico ha chiesto al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di respingere formalmente la compatibilità ambientale di entrambi i progetti. Inoltre, ha informato il ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e i Comuni di Tempio Pausania e Aglientu.

Il GrIG ha espresso preoccupazione per il “Far West energetico” in Sardegna, sottolineando che la regione sta superando di sette volte gli obiettivi di produzione energetica previsti per il 2030. La Soprintendenza speciale per il Pnrr ha evidenziato la sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti industriali di produzione elettrica.

La richiesta del GrIG si basa sulla considerazione che la pianificazione e la gestione dei nuovi impianti dovrebbero essere effettuate dallo Stato, coinvolgendo Regioni ed Enti locali e seguendo le procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.). Si sottolinea l’importanza di bandire le aree per la realizzazione, gestione e rimozione degli impianti, permettendo al miglior offerente di acquisire i diritti per il ciclo vitale dell’infrastruttura.

Si invita a considerare questa prospettiva come un’opportunità per un cambiamento positivo nella gestione delle energie rinnovabili.

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