La Gallura regina della ‘blue economy’: dal mare ricavi per un miliardo di euro

Marina Porto Cervo

Il rapporto sulla blue economy in Gallura.

In Gallura la blue Economy, ovvero l’economia basta sul mare, fa fruttare ricavi per oltre 1 miliardo di euro. Lo rileva una ricerca condotta dal Cipnes Gallura, con i dati del rapporto “Economia del mare” di Unioncamere, stilato nel 2019. Nel business molto remunerativo figurano gli alberghi del Consorzio Costa Smeralda. Che, secondo la ricerca, è uno degli asset che contribuisce alla crescita economica, grazie alla sua competitività.

Oltre agli alberghi di Smeralda Holding, la società italiana controllata da Qatar Holding, c’è anche la fabbrica del tonno As do Mar. Solo in Gallura sono occupati nella blue economy quasi 11mila persone, ovvero il 16.8% degli occupati. Con un valore aggiunto prodotto è pari a 458 milioni di euro e rappresenta il 13,9% di quello complessivo.

La maggior parte dei lavoratori sono occupati nei “Servizi di alloggio e ristorazione” (37,7%). Seguita dal settore “Movimentazione di merci e passeggeri” (21,8%) e “Attività sportive e ricreative” (20,3%). La media più alta di occupati si registra nei comparti “Movimentazione merci e passeggeri” e “Servizi di alloggio e ristorazione”, da 10 a 12 unità per impresa.

La Blue economy è inoltre uno dei settori più sostenibili, grazie alle sue attività basate sulla difesa del mare e hanno un impatto economico rilevante. Le aziende in Gallura su questo settore sono 2.084, ovvero il 10,8% delle imprese attive nel 2018 nel territorio. Gli occupati nel comparto sono 11.104, pari al 19,4% di tutti gli addetti ai lavori.

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