Sangue di Olbia per il candidato al Parlamento europeo della Germania

Un candidato originario di Olbia alle elezioni europee.

Il consulente informatico Mario Caraggiu di Tuttlingen, in Germania, si candida al Parlamento europeo. In qualità di vicesegretario generale del Partito degli Umanisti (PdH), Caraggiu si impegna da anni per gli interessi di un’Europa federale e forte e vorrebbe trarne vantaggio nelle elezioni europee di quest’anno.

Il 32enne consulente informatico, il cui nonno è arrivato a Tuttlingen da Olbia in Sardegna nel 1965, è impegnato nelle questioni politiche europee sia a livello regionale che in Germania. È presidente di circoscrizione dell’organizzazione apartitica Europa-Union di Tuttlingen e membro del consiglio federale del Partito Umanista, ufficialmente ammesso alle elezioni europee il 29 marzo.

I temi centrali del giovane politico sono la secolarizzazione, cioè la separazione tra Stato e Chiesa, ad esempio attraverso l’abolizione delle tasse ecclesiastiche o del diritto del lavoro ecclesiastico in Germania, e la Repubblica Federale Europea, che prevede regioni federali all’interno dell’Europa unita al posto degli Stati nazionali. La sua storia familiare con l’Italia ha permesso a Caraggiu di godere dei benefici dell’Unione Europea senza controlli alle frontiere. “L’Europa è il progetto più bello che ci sia. E la più grande conquista di civiltà per quanto riguarda la pace nel nostro continente”. Per questo non dobbiamo lasciare il campo a forze “che non intendono bene la democrazia“, chiede. Il centro democratico è forse ancora soddisfatto dello status quo, spiega Caraggiu. E forse si è appena messo comodo nella vita. “Ma non riusciremo a mantenere lo status quo senza fare nulla. Le frange si stanno mobilitando con troppa forza per questo”.

Oltre alla prosperità per molte persone che l’unione degli Stati nazionali comporta, l’UE ha il vantaggio di poter risolvere i problemi. “Possiamo mettere insieme le difficoltà che alcuni Stati hanno e affrontarle insieme”. Sottolinea che il numero unico di emergenza è un buon risultato. Caraggiu è convinto che se l’Ucraina avesse già fatto parte dell’UE, l’attacco della Russia non sarebbe avvenuto. “Non si mette in difficoltà l’intera UE“, ritiene.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura