Il caro-voli di Pasqua: arrivare a Olbia ormai è un lusso

Tornare a Olbia per Pasqua è un lusso

di Carolina Bastiani

Con la Pasqua si ripresenta puntuale il fenomeno del caro-voli e raggiungere Olbia diventa un lusso per pochi. Il problema sembra senza soluzione e le compagnie aeree proseguono nell’imposizione di tariffe vertiginose con l’avvicinarsi delle festività. Gli utenti, purtroppo, non possono difendersi da queste pratiche. Ma nello specifico qual è la situazione per la Pasqua 2024?

I pressi dei voli per Olbia

Per quanto riguarda il territorio nazionale, i voli da Milano per l’Aeroporto Olbia Costa Smeralda sono tra quelli con i costi più elevati. Da Bergamo un viaggio di sola andata per una persona può costare fino a 338 euro, mentre da Linate la cifra sale a 419. Somme a cui vanno aggiunti i costi del bagaglio e della scelta del posto a sedere. Anche arrivare da Napoli e Venezia, però, non è una passeggiata. Nel primo caso, partire il 28 marzo costa 223 euro, mentre nel secondo, il 29 marzo il biglietto ne costa 235 con l’amara consolazione di avere un bagaglio piccolo incluso. Non sono migliori le tariffe dei voli in partenza dalle località europee.

Partire per Olbia da Francoforte il 28 marzo costa 453 euro, mentre lo stesso giorno da Düsseldorf il biglietto raggiunge i 308 euro, 364 con bagagli e scelta del posto a sedere. Da Amburgo, invece, la tariffa parte da 410 euro per il viaggio in partenza il 26 marzo. Decisamente migliore, a paragone, la situazione a Barcellona, dove partire per Olbia costa 179 euro.

Roma e gli altri scali

L’Aeroporto Costa Smeralda sembra più raggiungibile solo da Roma. Tuttavia, considerata la scarsità di collegamenti da e per l’isola in questo periodo dell’anno escludere un qualsiasi scalo nazionale o europeo a causa dei costi significa perdere tanti potenziali arrivi in una regione che soffre sempre di più l’accorciarsi della stagione lavorativa. Perché il problema, ovviamente, non riguarda solo l’aeroporto gallurese. Per fare qualche altro esempio: la tratta Bologna-Alghero parte da 334 euro, 323 se si atterra a Cagliari, mentre il biglietto da Verona per il capoluogo sardo costa 279 euro. Escluse anche in questo caso le spese per il bagaglio o per la scelta del posto a sedere.

Viaggiare in aereo, dunque, sta diventando un vero e proprio lusso. E la situazione non danneggia solo i fruitori, sempre più spesso indotti a rinunciare alle partenze o a ridurre i giorni di soggiorno fuori casa, ma anche le imprese locali che per forza di cose risentono della disincentivazione del turismo. Un turismo che potrebbe essere alimentato anche nella stagione fredda. Infatti, molti viaggiatori stranieri e non, soprattutto quelli provenienti dal Nord, oltre alle bellezze offerte dall’isola ne apprezzano molto il clima e, probabilmente, non stenterebbero a raggiungerla anche nei mesi invernali.

A tal proposito, tra le richieste già avanzate alla nuova presidente della Regione c’è proprio quella di contrastare in maniera concreta l’aumento esponenziale di queste tariffe che, oltre che su imprese e lavoratori, impatta anche sulla vita affettiva delle persone. Troppo spesso, infatti, troppi sardi non più residenti in Sardegna devono privarsi della possibilità di raggiungere e riabbracciare le proprie famiglie durante le festività.

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