Riforma delle concessioni balneari, cosa succederà in Gallura: futuro incerto per i lavoratori

Il futuro incerto delle concessioni in Gallura.

Sono 300 gli stabilimenti balneari in Gallura, ovvero un quarto in Sardegna (che equivalgono a 1200). Ora queste famiglie rischiano di perdere le loro concessioni, a causa dello sblocco del disegno di legge Concorrenza, in votazione lunedì, che mette a bando i bagni privati.

L’accordo è stato raggiunto e saranno previsti indennizzi a carico dei subentranti delle concessioni ai balneari, mentre un altro decreto dovrà definire le regole per le nuove gare. Le concessioni balneari scadranno a a fine 2023, ma i Comuni potranno ottenere deroghe fino al 2024 per la chiusura delle gare nel caso di contenziosi o problematiche sull’espletamento della procedura.

Lo sconcerto dei titolari delle concessioni.

Una proposta di riforma che non è stata concertata con le associazioni di categoria e che ha scatenato non poche polemiche e preoccupazioni per il futuro dei titolari delle concessioni. “Non è stata condivisa con nessuno – dichiara il segretario generale di Federbalneari, Claudio Maurelli -, un’intesa che hanno fatto da soli e che purtroppo passerà al 99%. E’ una cosa folle perché traccia un futuro veramente drammatico per numerose famiglie. Significherà che, a causa dei canoni di rialzo proposti dal bando, chiunque passi in Gallura o in Sardegna può rubare la spiaggia e il lavoro a migliaia di famiglie”.

Poi c’è la questione degli indennizzi, un nodo che si è discusso e che concerne la possibilità di rimborsi da riconoscere ai concessionari uscenti. Punto che non ha convinto, però, i balneari locali e che stanno decidendo di manifestare presto per fermare il ddl. “Tantissime famiglie non prenderanno un euro di indennizzo – spiega Maurelli -. Non solo non è stato quantificato, ma si tratta di ammortamenti. Ad esempio, le piccole concessioni (come quelle che ci sono in Gallura), spesso non hanno un valore”. Anche in Sardegna e in Gallura si annunciano proteste. “Faremo presto una grande manifestazione”, dichiara il segretario di Fedebalneari Sardegna.

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