Non piace il declassamento dello Spresal in Gallura, protestano i sindacati

guardie turistiche gallura

La protesta dei sindacati della Gallura.

La decisione di ridimensionare lo Spresal assunta nell’Atto Aziendale dalla Direzione Generale dell’Asl 2 della Gallura rappresenta un segnale preoccupante ed in controtendenza rispetto alla necessità di prevenire gli infortuni e garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa la posizione del Tavolo associazioni Gallura.

“La Gallura è una realtà contraddistinta da un forte dinamismo imprenditoriale che ha fatto registrare negli anni un importante tasso di crescita delle imprese, il più alto rispetto alla media regionale – fanno sapere dal Tag -. Rappresenta, dopo Cagliari e Sassari, la terza realtà a livello regionale per complessità produttiva e densità demografica, ponendosi inevitabilmente su un profilo di rischio complessivamente superiore proprio in ragione dell’elevato turn over di imprese.

Considerato che in Gallura c’è il peggiore rapporto in Sardegna tra numero di unità produttive e numero di operatori del Servizio (circa 1.300), da 2 a 2,5 volte inferiore rispetto a quello delle altre ASL dell’isola, con la conseguenza di una minore presenza del Servizio rispetto alle esigenze del mondo produttivo locale, ci aspettavamo maggiore sensibilità ed attenzione da parte dell’Azienda Sanitaria, titolare e garante del servizio sanitario che, nei nostri auspici, avrebbe dovuto essere non tagliato ma implementato.

“Sfuggono le motivazioni per le quali, visti i criteri regionali che normano questo argomento, è stata predisposta la modifica da struttura complessa a struttura dipartimentale semplice dello Spresal qua in Gallura – riprendono dal Tag -. Infatti solo in Gallura, a differenza di tutte le altre Asl sarde, nonostante i richiamati elementi di straordinarietà del territorio, si è deciso di proporre l’assetto della struttura semplice dipartimentale sicuramente non coerente rispetto alla complessità ed importanza del servizio, alla sua valenza strategica, alla sua strutturale interdisciplinarietà, al suo conseguente grado di autonomia e responsabilità; e ancora alle attese del territorio di una più proficua attività di assistenza alle aziende e di controllo, a garanzia di una concorrenza di mercato leale. Non possiamo accettare passivamente come galluresi l’ulteriore spoliazione e ridimensionamento di un servizio importantissimo per i lavoratori e le stesse aziende presenti nel territorio. Pertanto chiediamo il ripristino nell’Atto Aziendale della Asl gallurese della struttura complessa Spresal, una struttura forte nella quale la Asl investa con una pianificazione adeguata“.

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