Candidati impresentabili alle regionali, ce n’è anche uno nel collegio di Olbia-Tempio

Gli impresentabili alle elezioni regionali.

Cinque impresentabili del centrodestra, due del Pd e uno di una lista autonomista. Sono i candidati risultati non conformi al Codice di autoregolamentazione della Commissione antimafia o condannati per la legge Severino. Cinque sono stati rinviati a giudizio ed è in corso la fase dibattimentale. Altri tre hanno già avuto una sentenza di primo grado e, se eletti, dovrebbero essere sospesi dalla carica.

I nomi li ha comunicati il presidente dell’Antimafia Nicola Morra. Sono quelli di Gianfranco Ganau, candidato con il Pd-Sardegna Zedda presidente. È imputato per tentata concussione in concorso e il dibattimento è in corso. Valerio Meloni, anche lui con il Pd-Sardegna Zedda presidente, imputato di tentata concussione in concorso  e anche qui il dibattimento è in corso.

Poi c’è Antonello Peru di FI-Berlusconi per la Sardegna, imputato di concussione aggravata e il dibattimento è in corso. Giovanni Satta della lista Solinas Presidente, è imputato in tre procedimenti: riciclaggio in concorso con altri al tribunale di Nuoro, riciclaggio al tribunale di Tempio Pausania, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti al tribunale di Cagliari. 

E ancora: Marco Carlo Marra del Partito dei Sardi, imputato per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Sono risultati non conformi al codice di autoregolamentazione per aver riportato sentenze di condanna in primo grado per la legge Severino. Se fossero eletti scatterebbe, quindi, la sospensione.

Sono Maurizio Porcelli, per Solinas presidente, che risulta essere stato condannato per 4 reati di abuso d’ufficio alla pena di un anno e sei mesi di reclusione (è stato proposto appello). Alberto Randazzo di FI Berlusconi per la Sardegna, condannato a 3 anni di reclusione per peculato continuato (ma è stato richiesto l’Appello) e Oscar Salvatore Giuseppe Cherchi, FI-Berlusconi per la Sardegna, condannato a 4 anni di reclusione per peculato continuato (richiesto anche qui l’Appello).

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