La Gallura si scopre multietnica: i comuni con più stranieri

I comuni con maggiore incidenza di immigrati.

Si trova in Gallura la maggiore incidenza di stranieri. A rivelarlo è il rapporto sull’economia dell’immigrazione curato dalla Fondazione Leone Moressa, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino e presentato alla Biblioteca regionale di Cagliari.

Santa Teresa di Gallura è il comune con più residenti immigrati (14,7), seguito da Palau (13,2), Arzachena (10,6) e Olbia. Il 42% degli immigrati vive infatti nella provincia di Sassari. Nel resto dell’Isola, Orosei (7,3) e Cagliari ( 5,8) seguono i comuni galluresi per numero. La maggior parte degli stranieri provengono da: Romania (26%), Senegal (8,9) e Marocco (8%).

In totale, gli stranieri che risiedono in Sardegna sono 54.224, il 3,3% dei residenti. Un dato inferiore a quello nazionale che è all’8,5 per cento, ma è in leggerissimo incremento: +0,3% rispetto al 2017. Un dato, dunque, in crescita l’immigrazione, anche grazie ad un’economia non proprio scoraggiante: il 47,9% della popolazione immigrata residente nell’Isola è inserito nel mercato del lavoro, e 26 mila lavoratori stranieri producono un valore aggiunto di circa un miliardo di euro, pari al 3,2% del totale regionale. Tuttavia,  gli immigrati svolgono lavori meno qualificati dei sardi, come il lavoro di badante e colf.

Crescono gli imprenditori stranieri. Sono, il 5,9% del totale. Le imprese gestite da immigrati sono in crescita (+9,6%) negli ultimi cinque anni. I contribuenti nati fuori dall’Italia sono il 3,6% del totale e hanno versato un Irpef netta per 29 milioni di euro. “In un Paese che invecchia – commenta Chiara Tronchin, curatrice del lavoro – diminuisce la popolazione in età lavorativa. “Gli immigrati sono una risorsa per l’economia sarda – ha detto l’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu – offrono un apporto prezioso alla crescita delle comunità con positive ricadute sul prodotto interno lordo. Riflettere su dati oggettivi aiuta a capire il fenomeno migratorio e a liberare il campo da pregiudizi, intolleranza e paura”.

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