Gli hotel della Gallura provano a ripartire tra le nuove regole e l’incertezza sull’arrivo dei turisti

La riapertura degli hotel in Gallura.

Tanta incertezza e norme ancora poco chiare lasciano i gestori del settore alberghiero della Gallura sospesi in un limbo sperando in nuove regole da seguire per la riapertura.

”Stiamo cercando di capire come iniziare ad organizzarci per la riapertura dell’albergo – ci spiega Antonella Datome dell’hotel Gabbiano Azzurro a Golfo Aranci – quest’anno poter iniziare a lavorare dai primi di luglio sarà già un grande traguardo”. Il settore alberghiero è lasciato quindi in balia di se stesso come molti altri ancora in un limbo di incertezze come la ristorazione e il settore balneare.

”Il mercato locale non basta, speriamo almeno in quello nazionale – prosegue Antonella – nonostante le difficoltà che ci aspettano questa stagione, non aprire comporterebbe una grossa perdita sul mercato con il rischio di perdere anche il personale con la quale lavoriamo da anni e abbiamo riposto la nostra fiducia, dobbiamo aprire anche per garantire loro un salario”.

Una stagione per molti versi già bruciata. La speranza di molti gestori alberghieri si ripone quest’anno nella destagionalizzazione, cercando di sfruttare al massimo tutto il mese di ottobre e far scoprire una parte della Sardegna messa per alcuni versi da parte nella foga di godersi i mesi estivi quali luglio e agosto. ”La stagione si può dire praticamente saltata, su 17 alberghi quest’anno ne apriremo solamente 5 massimo 6 – afferma Giovanni Sanna, proprietario di molti alberghi nella costa nord orientale della Sardegna -. Lavoriamo molto con gli stranieri, ma quest’anno punteremo tutto sul turismo italiano, aspettiamo le linee guida per la riapertura e seguiremo le norme igieniche imposte dai nuovi decreti e di conseguenza apriremo le prenotazioni”.

Si cerca comunque di rimanere positivi e recuperare il recuperabile senza troppe pretese per una stagione che sarebbe già dovuta iniziare due mesi fa. ”Apriremo l’albergo verso fine giugno – ci spiega Maurizio Deiana, proprietario dell’hotel Speraesole di Murta Maria – rimaniamo speranzosi, bisogna azzardare ed essere flessibili. Molte prenotazioni che avevamo fino a giugno ovviamente sono saltate ma quelle fatte per luglio e agosto, i mesi di punta, per ora sono confermate. Lavoriamo molto con gli stranieri, sicuramente quest’anno avremo un turismo maggiormente italiano. La gente deve ancora capire bene come muoversi per arrivare in Sardegna ma le nostre belle spiagge e la bassa percentuale di contagi ci rende un’isola appetibile”.

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