Il sindaco di Berchidda alla minoranza: ”Basterà 1 mese per finire i lavori della Sassari-Olbia”

L’opposizione ha presentato lunedì 11 aprile una interrogazione per chiedere conto al sindaco dei lavori della strada fermi.

“Pur essendoci dei problemi di liquidità, è possibile stimare il tempo di completamento dei lavori del lotto 5, in un tempo massimo di un mese”. Queste le dichiarazioni rilasciate stamattina dal primo cittadino di Berchidda, Andrea Nieddu , in risposta all’interrogazione comunale firmata da tutti i membri della minoranza, sul ritardo nella conclusione dei lavori della strada che da Berchidda porta allo svincolo sulla Sassari-Olbia, presentata nel corso del Consiglio comunale tenutosi lunedì sera ed al dibattito successivo allo stesso consiglio.

Il primo cittadino prosegue dicendo:” Siamo di fronte a pochi interventi davvero residuali rispetto all’entità del lotto 5, comprendente circa 8 km di strada. Ma sono opere fondamentali per la sicurezza della strada e dei cittadini. Nel lotto 5 è compresa anche la zona industriale, quindi le segnalazioni dei continui allagamenti della stessa, sono inutili, finché i lavori non saranno conclusi”.

Il sindaco stigmatizza quanto accaduto nel consiglio comunale di lunedì sera a Berchidda, confermando di aver sentito telefonicamente Italiana Costruzioni che vanta una liquidità di 600mila euro nei confronti dell’Anas: “Perché Anas non liquida la somma ad Italiana Costruzioni? Come stazione appaltante non dovrebbe avere problemi a liquidare il credito vantato dalla Italiana Costruzioni”, si domanda Nieddu. “Naturalmente il comune di Berchidda ha un ruolo diretto nello svolgimento dell’appalto. Noi siamo comunque l’interlocutore principale e non a caso, siamo sempre stati collaborativi. Abbiamo proposto ed ottenuto dei miglioramenti dei lotti 4,5 e 6 della strada. In particolare in merito al lotto 5, abbiamo ottenuto che tutte le rampe fossero asfaltate ed illuminate, per garantire una maggiore sicurezza alla strada ed ai cittadini”, aggiunge Andrea Nieddu.

Ricorda che nel 2021, con la pandemia, tutti gli appalti hanno subito una revisione dei prezzi ed è anche in virtù di questo che oggi Italiana Costruzioni vanta un credito nei confronti di Anas di 600.000 euro, che rappresenta uno dei motivi che hanno portato ai ritardi nel proseguimento dei lavori dei lotti. Una seconda motivazione dei ritardi è l’aumento del prezzo del bitume, stimato nel 2021 da Ance nel 35% in più, rispetto al costo dell’anno precedente, al quale si è sommato un ulteriore aumento nel 2022 del 40% sullo stesso costo del bitume. “A queste motivazioni importanti, si aggiunge solo marginalmente il fatto che la guerra ha portato ad un rincaro delle materie prime e del costo del trasporto delle stesse”, conclude Andrea Nieddu.

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